Si, lo proviamo! Partiamo dall'inizio, a novembre compro un Etap 21i del 2007, dentro praticamente nuova, fuori ha sentito i 13 anni di sole e poioggia, soprattutto l'antisdrucciolo in TBS, che ha assunto un colore che se ci penso perdo ancora il sonno adesso.
Niente, è da rifare. Ma il TBS non è che mi piaccia più di tanto (e in più costa una fucilata). Teak? Costoso, difficile da posare (almeno credo), scotta sotto i piedi, va trattato...e poi dai, su un 21 piedi farebbe ridere! Teak sintetico?Mah...è plastica, anche no.
Sughero? Bello, leggero, ottimo grip sia da asciutto che da bagnato, "pare" che non si rovini più di tanto. Mi faccio mandare un campione. Mi piace. Andato!
Primo passo, togliere il TBS vecchio. Sollevi un bordo e tiri, con un po' di forza viene via. Volendo lo si scalda con un phon un po' potente e vien via ancora meglio.
Secondo passo, togliere la colla. E qui son ca**i. Spatola e acetone. Spatola e acetone. Spatola e acetone. Cartavetro. Acetone. Spatola. Acetone...per fortuna la barca è corta.
Terzo, prendere le dime. Possibilemente precise. La soluzione finale è stata ri-stendere il TBS al suo posto, fissarlo con nasto carta, e con la colla a caldo incollarci sopra qualcosa di rigido che gli faccia mantenere la forma.
Poi qualche foto ben fatta con riferimenti, un po' di photoshop per raddrizzare e scalare, un cad qualsiasi per ripassare i contorni e fare il disegno dei listelli.
Pronti, mandiamo il file a *** (si può dire? credo di si...) per la realizzazione dei pannelli, che arrivano giusto prima del lockdown, così ho dovuto aspettare quasi due mesi per poterli provare sulla barca, e vedere se avevo fatto bene o male. Per fortuna avevo fatto bene.
Adesso inizia la parte divertente, la posa. Questo è quello che ho fatto io, dietro consiglio del venditore.
1. Con cartavetro un po' seria passare i bordi superiori delle pezze, per arrotondarli nel caso in cui le pezze stesse non vadano incassate nella coperta (come nel mio caso).
2. stendere una striscia di nastro da mascheratura su quello che sarà il perimetro della pezza. Posare la pezza e ripassare il contorno col cutter, togliere la pezza e la parte del nastro che era coperta, in maniera tale da ottenere sul nastro la forma precisa.
3. mettere la colla, e tirarla con una spatola dentata, tipo piastrellista. Mi hanno detto Sika, ma ne ho letto bene, ne ho letto male, ho letto di primer, costa un botto...a sto punto se faccio la cavia col sughero lo faccio anche con la colla.
Pattex Sp101 (che poi non hio inventato niente, mi è stato espressamente raccomandato dal buon ZK).
4. posizionare la pezza sulla colla, ovviamente evitando bolle d'aria, seguendo i bordi, etc...Io poi per avere la coscienza pulita ci ho messo sopra dei bei sacchtti di sabbia, ed ha funzionato tutto alla perfezione.
5. quando la colla è asciutta togliere il nastro con la colla in eccesso, se avete fatto bene non ci sarà un filo di colla oltre il sughero. Riprendere il nastro e a questo punto c'è da fare i due contorni che delimiteranno il bordo nero, uno sul gelcoat a x distanza dal bordo della pezza (io circa 5 mm, ma sulla mia barca c'è un bordino che corre intorno agli antisdrucciolo), l'altro quasi sul bordo del sughero, dopo lo smusso fatto al punto 1. Purtroppo qui non ho immagini.
6. Ultimo passaggio, stendere una striscia di sigillante (sempre Pattex Sp101, nero stavolta) tra i due nastri. Per tirarlo mi ero procurato anche le spatoline in silicone fatte apposta, spruzzino con acqua saponata etc...Si, risolvono il grosso del lavoro, ma per rifinire si deve usare ancora il vecchio metodo dell'idraulico, imbattibile.
7. a collante asciutto rimuovere il nastro, et voilà, lavoro finito!
Prima barca, primo lavoro del genere. Tanto tempo, tanto acetone, tanto nastro. Però quando l'ho visto finito mi sono commosso