orteip
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RE: Chiedo consiglio problemi autopilota Autohelm
No nel tuo caso l'alternatore da 50 Ampere non è sottodimensionato, certo un'alternatore più grande ricaricherebbe molto prima le batterie faticando anche molto meno e sicuramente durerebbe anche qualche anno di più rispetto a quello da 50 Ampere ma se l'alternatore funziona bene e le batterie sono integre non c'è problema neanche con l'alternatore da 50A ci vorrà solo molto più tempo prima che si possono vedere le batterie cariche.
Nello specifico caso che hai descritto, fermo restando che poi bisognerebbe comunque fare delle misurazioni precise in loco per capire bene e dare una risposta certa, per quello che è stato descritto le cose dovrebbero essere solo due:
O si ha l'alternatore che non carica bene ed uno dei casi abbastanza frequente (ma non l'unico) è quello che, per vetusità o per difetto, quando si scaldano gli avvolgimenti interni si crea una certa resistenza fra i campi magnetici cosa che riduce notevolmente la capacità dell'alternatore di erogare energia al punto da farlo risultare insufficiente. Gli altri casi invece riguardano il regolatore.
Oppure, a bordo ci sono degli assorbimenti eccessivi che se mettono in crisi un'alternatore da 50 Ampere non sono normali ma sono invece degni di una approfondita valutazione ed anche qui, uno dei casi frequenti (ma non l'unico) è quello che le batterie vengono erroneamente ritenute eccessivamente scariche mentre invece, in qualcuna di quelle che formano il pacco batterie, potrebbe esserci uno o più elementi in corto circuito od in contatto con un ponte creato da una sorta di solfatazione il quale poi produce una richiesta di energia eccessiva all'alternatore che comunque non riuscirebbe a soddisfare nemmeno un'alternatore più grande.
Un'altro dei casi frequenti e spesso sottovalutati è quello di non rintegrare nelle batterie una carica sufficiente a compensare quanto è stato prelevato ma in questo caso la colpa non è dell'alternatore da 50 Ampere ma dell'armatore che non ne tiene conto.
Se ogni giorno viene prelevato dalle batterie un certo quantitativo di energia ipotesi 100 ed invece ne viene rintegrato 80 perchè si tiene il motore acceso per un periodo insufficiente; ogni giorno si va in carenza di 20 e 20 oggi, e 20 domani, piano piano si arriva a superare la soglia limite di scarica delle batterie danneggiandole e facendo in modo che poi queste richiedono un'eccessiva quantità di energia per tentare di ricaricarsi ma ormai il danno è fatto.
Nel merito, è vero che in questo caso le batterie AGM sopportano cicli di scarica elevati, fino all'80% della loro capacità massima ma questo non significa che ci possono arrivare senza causare danni. Le batterie ad acido hanno il serio rischio di produrre danni ai loro elementi tinterni se arrivano al 50% della loro capacità massima ma le AGM hanno gli stessi identici rischi di produrre danni se arrivano all'80% della loro capacità massima quindi, se si hanno le batterie scariche a tal punto da non riuscire a coprire consumi irrisori come quelli degli strumenti, che siano AGM o che siano ad Acido probabilmente il rischio che ci sia qualche danno nei loro elementi non è così improbabile.
Quando in una batteria vi è un'elemento in corto o dei contatti fra loro creati da una sorta di solfatazione interna, la batteria funziona ugualmente con la differenza che la sua ricarica richiede più energia all'alternatore, non si riesce a ricaricare mai totalmente, scalda più o meno tanto a seconda del corto o del contatto e soprattutto si scarica velocemente ma, ad un occhio non molto esperto, a volte può passare anche inosservata perchè trovandosi in un pacco batterie il suo difetto viene coperto dalle altre.
Fermo restando sempre il massimo rispetto per tutti e per tutte le opinioni personali di ciascuno.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-10-2020 16:51 da orteip.)
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25-10-2020 16:34 |
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