(29-10-2020 10:48)asimov Ha scritto: Un grazie per i consigli e per la discussione anche se un po' "calda".. a questo punto comunque l'alternatore da 60 e sottodimensionato ma:
Un alternatore piu' potente anche di tipo automobilistico sarebbe plausibile ?
Per quanto riguarda il ripartitore di carica che differenze ci sono tra gli sterling e victron da 200A?
Va bene anche un normale alternatore automobilistico e la probabile curva di carica diversa inferiore da quelli nautici è solo una legenda. I presunti alternatori nautici o quelli automobilistici, salvo non sia o alternatori specifici per batterie al litio, il resto caricano tutti allo stesso modo.
A parte gli attacchi per i quali devi cercare un’alternatore che ne ha di compatibili ed a parte la cinta che dovrai sostituire, la differenza che puoi incontrare in qualche modello di alternatore automobilistico è quella che prende la tensione per eccitare i campi magnetici alla partenza dallo stesso connettore da dove ricarica e qui, avendo un ripartitore di carica che spesso blocca la corrente di ritorno, eventualmente potresti aver bisogno di una piccola modifica da fare in 5 minuti con 1 relè da 2 euro.
Io sono 15 anni che ho un’alternatore automobilistico da 150 ampere con la modifica del relè di cui sopra ed ha sempre funzionato in modo impeccabile persino quando, prima di avere i pannelli fotovoltaici, con un’altra modifica gli avevo montato un regolatore di potenza esterno con la possibilità di settare se fare lavorare lui quando mi occorreva in vacanza oppure far lavorare quello di serie nella normalità. Praticamente fino a che non ho poi montato i pannelli che poi hanno di fatto reso inutile avere la nevessità di ricaricare le batterie velocemente, con pochi euro (corca 300) avevo a bordo un alternatore di potenza che dopo 24 in rada riusciva a ricaricare le batterie al 100% con in circa 30/40 minuti di motore acceso funzionando meglio di quelli nautici, con il regolatore di potenza inglobato assemblato in china e venduti a prezzi da gioglielleria.
PS - l’alternatore nautico rispetto a quello automobilistico ha la stessa modifica di cui dicevo sopra con la differenza che non la vedi perchè ce l’ha interna e, oltre a tutti gli altri contatti uguali per tutti gli alternatori, nel caso nautico dal regolatore oltre al contatto principale che serve per ricaricare, fanno uscire in modo separato un’altro contatto che va collegato direttamente alle batterie e serve proprionad eccitare i campi magnetici alla partenza.
Se hai un pò di manualità e un pò di pazienza puoi ottenere ottimi risultati, spesso migliori, con poca spesa, altrimenti ti conviene accontentarti e muoveri su quelli nautici; per il resto ti ha già edotto il buon amico AndreaB72
PS 2 - poi comunque ci sono alternatori da 1.000.000 di euro di qualche casa blasonata che comunque sono migliori di quelli automobilistici o di quelli nautici ma solo perchè hanno il loro regolatore che gestisce gli step di ricarica in modo diverso e magari anche con un numero maggiore ma questo per me non giustifica i loro costi visto che,
come ho fatto io quando ne avevo la necessità, si può avere la stessa identica cosa comprando il loro stesso regolatore (modello esterno) e montarlo su qualsiasi altro alternatore per avere la stessa efficenza. Certo però va detto che non si può motare su un alternatorino da 60A. Il regolatore di potenza esterno, proprio perchè è studiato per dare potenza, costringe l’alternatore a lavorare con curve di ricarica molto alte e molto a lungo quindi se l’alternatore è piccolo questi scalda tanto ed ha vita breve; meglio avere 150 Ampere minimo.