01-11-2020, 01:13
Bel tema 
Non vissuto né lavorato in laguna, ma di nebbie ne ho prese un bel po'.
Dipende un po' da come si è attrezzati in barca, ma in linea di massima
a) segnali acustici: fà ridere suonare la trombetta, ma ok se una nave non ti sente, ti sentono tutti gli altri "piccoli" sottocosta; nel silenzio generale, quando uno comincia a suonare la trombetta si cominciano a sentire anche altre trombette altrove; talvolta suonando la trombetta appaiono dal null altre barchette che si mettono dietro in coda (specie se si è un po' più attrezzati)
b) prima priorità: togliersi di mezzo dal traffico. Sottocosta, opzione da considerare: andare vicino a riva, ancorare e aspettare che passi. Tecnologia necessaria un filo con un peso per sapere quale profondità ci sia. SE in barca si ha tecnologia minima, cercare di entrare in un porto commerciale con la nebbia sono brividi, direi più per non vedere gli altri che per sapere più o meno dove si sia/si vada.
c) prima di seguire il "gps/ipad/navionics/ecc" per una entrata in porto, bisogna averlo già fatto poco prima in condizioni di visibilità normale, nel senso già aver testato quali siano i margini di affidabilità esistenti della cartografia locale. Prenderlo come regola generale in posti sconosciuti sono scogli assicurati.
d) al largo/traversata, la nebbia entra nel discorso "visibilità della propria barca", un po' più complesso

Non vissuto né lavorato in laguna, ma di nebbie ne ho prese un bel po'.
Dipende un po' da come si è attrezzati in barca, ma in linea di massima
a) segnali acustici: fà ridere suonare la trombetta, ma ok se una nave non ti sente, ti sentono tutti gli altri "piccoli" sottocosta; nel silenzio generale, quando uno comincia a suonare la trombetta si cominciano a sentire anche altre trombette altrove; talvolta suonando la trombetta appaiono dal null altre barchette che si mettono dietro in coda (specie se si è un po' più attrezzati)
b) prima priorità: togliersi di mezzo dal traffico. Sottocosta, opzione da considerare: andare vicino a riva, ancorare e aspettare che passi. Tecnologia necessaria un filo con un peso per sapere quale profondità ci sia. SE in barca si ha tecnologia minima, cercare di entrare in un porto commerciale con la nebbia sono brividi, direi più per non vedere gli altri che per sapere più o meno dove si sia/si vada.
c) prima di seguire il "gps/ipad/navionics/ecc" per una entrata in porto, bisogna averlo già fatto poco prima in condizioni di visibilità normale, nel senso già aver testato quali siano i margini di affidabilità esistenti della cartografia locale. Prenderlo come regola generale in posti sconosciuti sono scogli assicurati.
d) al largo/traversata, la nebbia entra nel discorso "visibilità della propria barca", un po' più complesso
