Eccomi
!
Latitanza dovuta a meravigliose giornate in barca, fra delfini e gabbiani!
Prima di tutto fatemi condividere la gioia massima:
lunedi' mattina, dopo aver veleggiato tutta la domenica pensando che per alcune settimane non l'avrei piu' potuto fare (toscana zona rossa), sono andata in Capitaneria (portoferraio) a chiedere.
E loro: "si', puo' andare! purche' non debba uscire dal comune per raggiungere l'ormeggio, esca da sola, e rientri alla propria abitazione la sera. E' considerata attivita' sportiva individuale"
Non avete idea della faccia che ho fatto
!!!
li avrei baciati tutti... e penso mi abbiano presa per scema, visto che ho cominciato a saltellare come una bimbetta impazzita!!!
Resoconto delle prove di sicurezza:
1) andare a prua in sicurezza
- Montata piccola jackline da piede d'albero a galloccia di prua (quella che uso per l'ormeggio e l'ancora, quindi solida!)
- dal pozzetto aggancio cordone elastico lungo, salgo sulla tuga, appena posso aggancio cordone non-elastico corto e a quel punto raggiungo qualunque punto della prua comodamente legata.
- Non e' scomodo e facendo qualche prova di perdita di equilibrio mi sembra funzioni. L'unico difetto sono i moschettoni a sgancio rapido che son dei catafalchi che tirano gran sberle al gelcoat quando vengono abbandonati, ancorche' solo momentaneamente e per sbaglio.
2) non andare a prua
- ho montato l'alabasso e fatto un po' di prove di "ammainamento". La vela viene giu' benissimo, ma restando in pozzetto non riesco a sistemarla in modo decente (specialmente il genoa, che comunque ha le scotte che passano esterne alle sartie). Le tre volte che l'ho usato in navigazione mi e' sempre toccato andare a prua a sistemarlo perche' era rimasto troppo nel mezzo per permettermi di ormeggiare tranquilla (ormeggiare di prua da soli non e' facilissimo, almeno per me
!)
Probabilmente serve anche un po' piu' di pratica, quindi continuero' ad usarlo e poi decidero'.
- ho tolto la catena all'ancora e mi son fermata un paio di volte.
Sicuramente gestirla dal pozzetto e' comodo, e la posizione per salparla meno improbabile/faticosa che dovendolo fare da prua.
Ma c'e' qualcosa che mi sfugge, perche' la dinamica per ora non funziona...
3) avvolgifiocco: e' in macchina che aspetta di essere consegnato al velaio, insieme al "suo" genoa. Vediamo se ci si fa a montarlo in tempi rapidi
!
Ricapitolando:
per ora mi convince di piu' essere in sicurezza (e stare sempre attentissima) quando vado a prua, piuttosto che rinunciare ad andarci.
Anche perche' la certezza di non doverci andare non l'avro' mai, e perche' ... in fondo... a me piace tanto andare a prua
!!!
Riportare tutto in pozzetto funziona, ma non mi entusiasma. Troppe cime in pozzetto... ho una tendenza naturale ad imbrogliarmi piedi e caviglie, ma anche braccia e mani
e tre scotte, un vang tessile, ed un paterazzo mi mettono gia' l'ansia
!!!
Ho anche l'impressione che il rischio di dover comunque andare a prua perche' qualcosa s'e' incastrato resti alto
Riconosco che per ora c'e' anche una certa reticenza al cambiare abitudini, che pero' voglio combattere (e' un modo per sentirsi giovani
) Quindi continuero' a provare, e vi terro' aggiornati
Ovviamente, invece, non ho fatto prove di cadute in acqua
!!!
(anche perche' devo uscire da sola, finche' siamo rossi!)
Grazie ancora dei consigli preziosi (tutti!!!)
Buon vento!
Paola