31-10-2021, 09:39
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 31-10-2021, 09:46 da opinionista velico.)
All’inizio anch’io pulivo solo con acetone ma i risultati non erano granché. L’acetone scioglie ma rimuove poco perché evapora velocemente. Come ho già detto in precedenza, ho cominciato ad ottenere buoni risultati partendo dalla pulizia effettuata con grassatore da cucina.
Comunque ora vedi come va e tieni a mente per il prossimo ciclo.
Quelli sono primer con funzione di solo grip, quindi lo spessore deve essere minimo perchè non sono adatti per riempire. Infatti io, dopo aver lasciato asciugare a lungo, carteggio leggermente (con grana 600) prima di applicare l’AV.
Il Boero Delta 3000 come primo primer va bene, ma purtroppo ha il suo costo come tutto il materiale per la nautica.
Lo stucco epossidico Epolight Win non lo conosco. Nella scheda tecnica dicono solo che è “superleggero”, ma senza specificare la composizione. Immagino che ci siano microsfere cave.
Forse per questo lo considerano soltanto al fine del riempimento e poi consigliano una protezione impermeabile anti osmosi (ovviamente con i suoi costi)
Io avrei preferito farmelo da solo sapendo cosa ci metto dentro per ottimizzare il risultato. Per un lavoro di questo tipo (come ho già detto) addenserei l’epossidica con un 50% di silice colloidale (perché non altera le caratteristiche della resina e a noi interessa che conservi la sua impermeabilità) e un 50% di talco industriale che la rende più carreggiabile (è anche molto pesante e nel bulbo non farebbe male). Se poi non si ha timore del lavoro duro, allora meglio usare solo la silice colloidale.
Dopodiché un paio di mani di resina bagnato su bagnato (qui aggiungerei, ma solo perché l’ho già in casa, polvere di mica colorata per distinguere i vari strati), e infine il primer da carrozziere usato come primo fondo (uso un prodotto epossidico bicomponente per metalli della Sestriere Vernici che pago, nel colorificio vicino casa, circa 14 €/kg e che vendono “sfuso” nelle quantità desiderate dal cliente, quindi posso minimizzare le rimanenze).
Comunque ora vedi come va e tieni a mente per il prossimo ciclo.
Quelli sono primer con funzione di solo grip, quindi lo spessore deve essere minimo perchè non sono adatti per riempire. Infatti io, dopo aver lasciato asciugare a lungo, carteggio leggermente (con grana 600) prima di applicare l’AV.
Il Boero Delta 3000 come primo primer va bene, ma purtroppo ha il suo costo come tutto il materiale per la nautica.
Lo stucco epossidico Epolight Win non lo conosco. Nella scheda tecnica dicono solo che è “superleggero”, ma senza specificare la composizione. Immagino che ci siano microsfere cave.
Forse per questo lo considerano soltanto al fine del riempimento e poi consigliano una protezione impermeabile anti osmosi (ovviamente con i suoi costi)
Io avrei preferito farmelo da solo sapendo cosa ci metto dentro per ottimizzare il risultato. Per un lavoro di questo tipo (come ho già detto) addenserei l’epossidica con un 50% di silice colloidale (perché non altera le caratteristiche della resina e a noi interessa che conservi la sua impermeabilità) e un 50% di talco industriale che la rende più carreggiabile (è anche molto pesante e nel bulbo non farebbe male). Se poi non si ha timore del lavoro duro, allora meglio usare solo la silice colloidale.
Dopodiché un paio di mani di resina bagnato su bagnato (qui aggiungerei, ma solo perché l’ho già in casa, polvere di mica colorata per distinguere i vari strati), e infine il primer da carrozziere usato come primo fondo (uso un prodotto epossidico bicomponente per metalli della Sestriere Vernici che pago, nel colorificio vicino casa, circa 14 €/kg e che vendono “sfuso” nelle quantità desiderate dal cliente, quindi posso minimizzare le rimanenze).
