12-06-2022, 16:51
A me è successa una cosa analoga poco dopo aver attraversato la bocca del porto commerciale di Ancona in un giorno di calma piatta di vento.
Enorme busta di plastica nera nell'elica e motore inutilizzabile in pochi secondi.
Subito ancora su 13 metri per evitare di scadere verso il porto, giù tutto il ferro di cavallo con la sua cimetta di 25 metri, maschera e pinne (non per scendere, ma per vincere la corrente che in quel tratto di mare è piuttosto intensa).
Certo che su una barca da regata maschera e pinne spesso non ci sono, allora l'unico modo di stare in sicurezza, specie con il vento che hai dichiarato, è quello di legarsi alla barca.
Poi una volta ho dovuto mettere al volo il motore sul tender per recuperare le figlie che si erano buttate in acqua di fronte ai faraglioni delle Due Sorelle a Sirolo (posto terribile per le correnti). Non ho fatto in tempo a dire "mettetevi le pinne e filate una cima", che erano già in acqua. Non lo hanno fatto mai più.
Enorme busta di plastica nera nell'elica e motore inutilizzabile in pochi secondi.
Subito ancora su 13 metri per evitare di scadere verso il porto, giù tutto il ferro di cavallo con la sua cimetta di 25 metri, maschera e pinne (non per scendere, ma per vincere la corrente che in quel tratto di mare è piuttosto intensa).
Certo che su una barca da regata maschera e pinne spesso non ci sono, allora l'unico modo di stare in sicurezza, specie con il vento che hai dichiarato, è quello di legarsi alla barca.
Poi una volta ho dovuto mettere al volo il motore sul tender per recuperare le figlie che si erano buttate in acqua di fronte ai faraglioni delle Due Sorelle a Sirolo (posto terribile per le correnti). Non ho fatto in tempo a dire "mettetevi le pinne e filate una cima", che erano già in acqua. Non lo hanno fatto mai più.
