27-06-2022, 22:43
Pochi giorni fa alle boe di Calvi un bel Amel 60 aveva un code in nylon a riva. C'era vento di SW sui 15 nodi poi passato a 25 con raffiche più forti. Il code si è aperto a mezza altezza ma nessuno di bordo si è preoccupato di calarlo. Dopo una mezz'ora la barca si é girata di poppa,ha rotto la cima a dopino passata nella boa, poi ha iniziato a navigare veloce al traverso puntando verso due imbarcazioni ormeggiate su altre boe. All inseguimento i tender dei due proprietari di ritorno da terra e quello più veloce degli ormeggiatori che sono riusciti a deviare la traiettoria della barca a far salire a bordo il proprietario, riormegguare alla boa la barca, calare con parecchia difficoltà il code.
I code non è bene lasciarli su, se non in uso meglio abbisciarli in un sacco da ponte.
Lasciare la barca alla fonda, ancora o boa ,con vento senza persone a bordo non è molto saggio.
Le cime a doppino non sono adatte a sforzi impegnativi in quanto si usurano in breve tempo.
Ne avevo giù due da 22 mm e ne ho aggiunta una terza meno in forza. Quella più in forza il giorno dopo era usurata e inusabile.
Alle volte la concomitanza degli eventi può portare a situazioni impensabili.
La barca che navigava da sola al traverso a 4/5 nodi puntando le fiancate di altre barca faceva davvero impressione.....
I code non è bene lasciarli su, se non in uso meglio abbisciarli in un sacco da ponte.
Lasciare la barca alla fonda, ancora o boa ,con vento senza persone a bordo non è molto saggio.
Le cime a doppino non sono adatte a sforzi impegnativi in quanto si usurano in breve tempo.
Ne avevo giù due da 22 mm e ne ho aggiunta una terza meno in forza. Quella più in forza il giorno dopo era usurata e inusabile.
Alle volte la concomitanza degli eventi può portare a situazioni impensabili.
La barca che navigava da sola al traverso a 4/5 nodi puntando le fiancate di altre barca faceva davvero impressione.....
