(26-11-2022 23:34)giorgio8596 Ha scritto: @ maema
Maema, quando hai tempo, voglia, possibilita', saresti disponibile a fare uno schemino, anche a mano, di come collegare i negativi del 12V, le masse metalliche (piede d'albero, lande, serbatoi, ecc.), le masse della 220 rete ed inverter. Penso potrebbe interessare a molti e potrebbe anche aiutare a far chiarezza su un tema che a ben pochi e' chiaro, professionisti compresi.
Caro Giorgio, argomento non semplicissimo e purtroppo non c'è uno schema che va bene per tutti ! iniziamo con la norma che ho citato (13297), essa recita che terra Ac e massa negativa devono essere insieme, in questo modo linea d'asse, elica etc diventano il dispersore e nodo EP, necessario al funzionamento dei sistemi RCD, GFCI, "Salvavita", la norma cita anche il colore del conduttore: verde o verde con striscia gialla.
Ma la stessa norma indica come eccezioni: i casi di scafo in metallo, di motore isolato, sistemi di distribuzione IT (neutro isolato) etc... Il caso riportato da Kavokcinque con Sail drive (Volvo P.) dove il sail d. è isolato ne è un esempio e richiede appunto la aggiunta di un dispersore dedicato. I cantieri del Nord spesso non uniscono la massa negativa e la terra Ac 220V, lo fanno in virtù del rischio di correnti impresse da banchina che andrebbero ad utilizzare le appendici metalliche immerse di una barca come dispersore di terra del Marina... a meno dell'installazione di un trasformatore di isolamento (e non di un separatore galvanico a diodi...!). Forse può essere utile considerare che indipendentemente dal sistema di distribuzione scelto TT, TN, IT la terra della rete Ac 220V DEVE avere un suo dispersore, esso può essere comune al negativo del sistema Dc o indipendente, con riferimento ai casi citati sopra.
Ovviamente anche il bonding rientra fra le masse da collegare in EP, solo che se passascafi, valvole e portagomma sono in ottone, sono indifendibili anche connessi fra loro e collegati ad uno zinco, visto che lo zinco è nella loro lega (in abbondanza) e quindi se ne andrà comunque dal passascafo/valvola/portagomma e non dall'anodo collegato ad essi tramite una resistenza (cavo). Anche i serbatoi metallici devono essere connessi all EP, riguardo il serbatoio del carburante anche il bocchettone di imbarco (se metallico). L'albero è bene collegarlo al bulbo in linea diretta per le scariche elettrostatiche, possibilmente evitando che sull'albero vi sia il negativo (spesso portato dalla massa dell'antenna VHF quando non è a poli chiusi montata su supporto isolante).
altrimenti si vanno a formare due nodi EP (bulbo) e albero/elica con il rischio di circolazione di corrente fra loro.