(21-12-2022 18:03)opinionista velico Ha scritto: Se è la prima volta che si esegue questo lavoro o che si utilizza un prodotto diverso dal precedente io farei prima una prova su una piccola parte di carena (es. cm 50x50) per vedere cosa succede. Se il risultato è buono si passa alla fase successiva completando la carena altrimenti si cerca di capire quale è stato il problema.
Certamente, visto che ancora ho qualche mese prima di avere le temperature esterne idonee al lavoro pensavo di prenderne una confezione e fare tutte le prove del caso quest'Inverno con comodo in laboratorio.
In un messaggio precedente parlavi dello scafo di un 40piedi che sembrava carta vetrata a grana grossa...ecco questo non potrebbe essere una controindicazione? nel senso, la mia è una barca da 5 nodi, 5.5 nodi quando va bene, non vorrei perdere mezzo nodo per questo..
(22-12-2022 07:03)kitegorico Ha scritto: Una soluzione è quella di abbassare una taccatura alla volta (mettendone un'alta nelle vicinanze) e dare il CC. Una volta catalizzato, rimettere la taccatura e fare la stessa cosa in sequenza con le altre.
Potendolo fare si sposta la barca su altre taccature e si fanno tutte e quattro le vecchie contemporaneamente.
Se non ricordo male le specifiche di prodotto dicevano che una volta steso sullo scafo il prodotto doveva stare all'asciutto per almeno 72 ore (addirittura la catalizzazione completa avviene anche successivamente)
Credo che nel caso dovrò organizzarmi con dei cristi da muratore da installare a fianco delle taccature che sono sull'invaso...