25-01-2023, 09:55
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-01-2023, 10:00 da scud.)
Si i paraoli sono creati per delle tenute rotanti, quindi quando scegli un paraolio sarà identificato da un diametro esterno che identifica la sede esterna (eventualmente si usano anche loctititi o paste di fissaggio se le tolleranze della sede fossero eccessive) e un diametro interno che indica il diametro nominale (+/- range tollerato) per cui quella tenuta strisciante é progettata.
Poi c'é la designazione dell'altezza del paraolio, il materiale NBR o Viton o altro.
Importante il materiale della molletta che può essere in acciaio austenitico o acciaio normale o ottone. Per quello lato acqua serve la molletta in acciaio austenitico e ho notato che nessuna di quelle da me utilizzate (originali VP) é interamente amagnetica, quindi sarà sì inox ma non il fantomatico 316 o 304. Molti la sostituiscono con un OR ma bisogna a tentativi capire quale/quali OR (diametro e spessore) sono adeguati al nostro caso. A me era saltata la molletta a questo giro e l'ho sostituita con quella di un vecchio paraolio VP che aveva lavorato lato olio. Per fortuna non era entrata acqua pur avendo ceduto la molla.
Non conosco i criteri con cui vengono congegnati e designati i vari valori nominali, essendo un mero utilizzatore
Poi c'é la designazione dell'altezza del paraolio, il materiale NBR o Viton o altro.
Importante il materiale della molletta che può essere in acciaio austenitico o acciaio normale o ottone. Per quello lato acqua serve la molletta in acciaio austenitico e ho notato che nessuna di quelle da me utilizzate (originali VP) é interamente amagnetica, quindi sarà sì inox ma non il fantomatico 316 o 304. Molti la sostituiscono con un OR ma bisogna a tentativi capire quale/quali OR (diametro e spessore) sono adeguati al nostro caso. A me era saltata la molletta a questo giro e l'ho sostituita con quella di un vecchio paraolio VP che aveva lavorato lato olio. Per fortuna non era entrata acqua pur avendo ceduto la molla.
Non conosco i criteri con cui vengono congegnati e designati i vari valori nominali, essendo un mero utilizzatore
