Anche i salassi erano collaudatissimi primi degli antibiotici
A parte gli scherzi, le LFP sono molto più affidabili e stabili delle batterie al piombo: non hanno bisogno di mantenimento, non degradano se non vengono usate, non sono soggette a solfatazione, non hanno bisogno di una curva di carica sofisticata (il bulk è abbastanza), sono termicamente stabili, non hanno emissione di gas esplosivi, non vanno in corto da sole per decadimento chimico, sono più semplici da maneggiare (siccome sono piccole e leggere non si vedranno più distese di batterie sotto la linea di galleggiamento), non si deve tenere conto di effetti non lineari tipo Pukert, etc. - secondo me stiamo confondendo familiarità con affidabilità.
L'unico handicap è la sensibilità alle bassissime temperature, ma è veramente cercare il pelo nell'uovo.
In termini di elementi fallibili che non possono essere eliminati: in più del Pb c'è solo la parte che regola la corrente dall'alternatore - il DC/DC o il regolatore intelligente. Entrambi sono facilmente ridondabili. Per Il DC/DC, in fase di progetto si prevede di metterne due piccoli invece di uno solo grande (fine della storia), e il regolatore ci vuole di rispetto (ma in questo non è assolutamente diverso dal caso in cui hai il Pb: se fallisce il regolatore se a piedi lo stesso).
Il BMS non è un elemento vitale e può essere non ridondante: come si fanno funzionare le batterie al Pb senza, si possono far funzionare anche quelle LFP senza BMS (per un certo periodo).
In termini di "complicazione" - non vedo nessuna differenza fra un impianto dignitoso per il Pb e uno per LFP, anzi - mi viene da sorridere quando vedo accrocchi di battery monitor, battery protect, relè, reti wireless, collegamenti seriali, cerbo etc. - tutto per fare la funzione di un BMS integrato che fa già tutto.