RE: Lettura interessante sulle batterie
Continuo su questa discussione in cui parliamo di litio per non disperdere gli argomenti. Vorrei approfondire un quesito, e' proprio necessario montare il BMS?
A cosa serve sto' selvaggio, che in ogni momento puo' staccare tutto quando vuole lui, senza dir niente, e lasciarti al buio nel momento meno indicato?
Il BMS, da quello che ho capito, dovrebbe sostanzialmente fare quattro cose, che sono indispensabili in un impianto fotovoltaico, ma lo sono proprio anche in barca?
1) bloccare la corrente di carica se supera un valore massimo
2) bloccare la corrente erogata se supera un valore massimo
3) bloccare la scarica se la tensione di una cella raggiunge un valore minimo
4) bloccare la ricarica se la tensione di una cella raggiunge un valore massimo
Alcuni BMS mi pare facciano anche altre cose, ma sono accessorie.
Essendo un dispositivo di sicurezza, non di regolazione, il suo intervento consiste nel tagliare di brutto il negativo e ti lascia al buio. Mi e' gia' successo una volta su una barca, di trovarmi di colpo al buio di notte a causa di un corto, durante un ingresso a Lussino, senza strumenti e senza luci, non e' stato bello!
Tornando a noi,
1) la corrente di carica nelle nostre misure di barca, viene generalmente da un DC-DC, e quindi piu' di tanto elevata non puo' essere. Se si scassa il DC-DC, comunque l'alternatore a sua volta piu' di tanto non eroga, poi si incenerisce lui e il BMS non fa una piega, quindi per quella funzione non ci serve proprio.
2) la corrente erogata sappiamo benissimo quant'e' e chi la puo' richiedere, e in genere e' un ordine di grandezza inferiore ad un ipotetico 3C erogabile dalla Litio. Se invece e' una corrente di corto, allora il BMS taglierebbe di brutto e mi ritroverei come a Lussino 40 anni fa. Non deve succedere, devono pensarci altre protezioni.
3) La tensione di una cella raggiunge i fatidici 2,5V, cioe' 10V di batteria. Poche cose sono controllate tanto spesso quanto la tensione di batteria su una barca. Penso che generalmente, indipendentemente dalla chimica che abbiamo, se vediamo 12,0 V siamo gia' tutti preoccupati, pochi hanno il coraggio di spingersi sotto, e quei 12,0 V corrispondono gia' ad una batteria quasi scarica, figuriamoci 11,0 e poi 10,0. C'e' gia' l'allarme atomico da un pezzo! Per mio condizionamento mentale, mai comunque penserei di spingermi sotto agli 11,6 V (cioe' 2,9 V per cella), quindi ancora ben lontano dal limite minimo ammesso e sicuramente al sicuro anche in caso di sbilanciamento delle celle. Quindi neanche di questa funzione c'e' proprio bisogno.
4) bloccare la carica a 3,65 V/cella. Beh!, con quello che costa la batteria, mi fermo molto prima, a 3,4 (che sono 13,6 V di batteria) basta ed avanza, e' tutta salute e cicli in piu'. A quello comunque ci pensa gia' l'Orion e siamo lontani dal limite anche in caso di sbilanciamento di celle.
A questo posso aggiungere pero' anche altri dispositivi di regolazione e controllo, il bilanciatore attivo da 5A, che mi tiene le celle ben bilanciate, un monitor di celle che tiene sempre visibili le singole tensioni di cella, ecc. ecc.
Penso che il BMS sia nato, e sia indispensabile, per le batterie degli impianti FV che lavorano in modo autonomo, poco controllati ed esposti agli sbalzi di assorbimento della rete, o per grossi impianti di bordo, situazioni comunque lontane dalla nostra realta'.
Ultima domanda, perche' non voglio il BMS? Perche' con la LFP voglio metterci in moto, usare il salpancora ecc. ecc. senza il pensiero che quello mi tagli tutto.
Cosa ne pensate?
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