(12-04-2023 10:47)AndreaB72 Ha scritto: Non mi ricordo dove ne avevamo parlato.
Il punto comunque è che mettere le mani nell'impianto elettrico è ingegneria e come tale è un'attività che deve essere fatta avendo in mente le migliori pratiche ingegneristiche.
Fare overload di funzioni (far fare più cose ad un dispositivo) può essere utile per ottimizzare certi aspetti (costi, peso, ...) ma introduce rigidità e compromessi. In alcuni casi il guadagno giustifica il compromesso, in altri no.
Nel nostro caso per esempio c'è l'impossibilità di proteggere il circuito di carica da alternatore.
Fare overload toglie anche chiarezza al sistema che diventa più difficile da mantenere: un eventuale nuovo proprietario o un tecnico che sale a bordo potrebbe non capire che cavolo è stato fatto - specialmente quando non rimane documentazione e il progetto non è più conforme all'originale. Ci sono anche potenziali conseguenze inaspettate: mi viene in mente un corto dell'impianto di ricarica che compromette la possibilità di accendere il motore.
Sono anche soluzioni che spesso non consentono di ripristinare lo stato iniziale facilmente: sfilare roba è facile, reinfilarla no.
Mi ricordo che una giustificazione era "ma le auto sono in questo modo". È una situazione diversa: si parla di pochi Wh rispetto ai banchi giganteschi che abbiamo a bordo (si parla di diversi KWh), il progetto è standard e documentato, la mancanza di spazio potrebbe giustificare una scelta del genere, ed il rischio in strada on è comparabile a quello in mare.
Consideriamo anche che la maggior parte delle barche ha un ripartitore a diodi che di fatto implementa la sicurezza del fusibile (non proprio, ma quasi): i diodi infatti non permettono ad un corto lungo la linea di fare danno, un po' perché non fanno passare corrente dalla batteria (fonte di corrente più importante) verso l'alternatore, un po' perché il diodo bruciato si comporta quasi come un fusibile. Il verso opposto è irrilevante perché i diodi del regolatore fanno da fusibili (cioè l'alternatore muore prima di fare danno). Questo per rispondere al "perché il fusibile non ce lo ha messo il cantiere?". In questo caso bisogna anche considerare l'interazione di diversi interventi apparentemente non collegati.
In definitiva, nel caso della barca non vedo nessun vantaggio apprezzabile a fare una "semplificazione" del genere per cui non mi sentirei di consigliarla. Se la trovassi sulla mia barca la eliminerei e metterei un cavo dedicato con fusibile (vicino alla batteria ovviamente); magari non sarebbe un lavoro urgente ma lo farei.
Ovviamente, se poi sfilare un cavo risultasse l'apice della soddisfazione allora il beneficio giustificherebbe il compromesso ed in questo raccomanderei di aggiungere documentazione al corredo della barca (tipo un bello schema aggiornato e ben disegnato).
Toglere il separatore in caso di introduzione di un DC-DC e' una modifica semplice.
Fra l'altro propedeutica per tante modifiche impianto fra cui anche introduzione del litio (ci son tanti modi eh ma il separatore diventa inutile quasi sempre se si mette il DC-DC sia che si metta piccolo per BM o "grande" per BS).
Cosa facciamo ... non facciamo nulla finche' non ci viene ingegnere a bordo con i nuovi disegni impianto ?!? (sto esagerando volutamente ma non per litigare eh).
Per favore Andrea ... rimaniamo sul semplice come piace ad entrambi.
Gli impianti si stanno evolvendo (giocoforza) ... basta guardare i camper ... e gli elettricisti pure (seguiranno).
In caso di introduzione DC-DC (come anzidetto), conservare il separatore aggiungerebbe complessità' inutile (anche per l'elettricista che si troverà' ad intervenire che diventa incomprensibile). Imho : la logica conseguenza di levare il separatore (e suoi cavi diventati inutili) oggi e' D O V U T O (quanti impianti lo conservano dopo introduzione Dc-DC ?!?).
Sbaglio o anche te lo hai messo in "garage" (o giu' di li' ... ed anche altri che ora non rammento perche' appunto voglio rimanere costruttivo [sempre]) ?
@squale hai fatto strabene a sfilare ... senza pietà' !!