RE: Come collegare un charge battery DCDC?
caro @...,
innanzitutto grazie di non esserti arrabbiato... e poi non sentirti affatto in minoranza con questa storia dell'ingegnere, sapessi che cape toste mi e' capitato di incontrare in quarant'anni di lavoro... e tutti con tanto di titolo.
Negli alpini dicevamo "la veciaia fa' grado", e quanto vero e'!
Venendo ai particolari, sono assolutamente d'accordo con Andrea che il 0-1-2-both e' il male assoluto, ma io non mi riferivo a quello, bensi' ad un commutatore 1-0-2 (tre posizioni, non quattro). In questo caso io non uso i rotativi nautici, tipo Bluesea per dire, ma preferisco commutatori rotativi industriali tripolari da 80A (BLUMEL) per polo, coi poli in parallelo per farne 240A, capaci di interrompermi effettivamente il circuito sotto carico. I rotativi nautici sono semplici contatti rotanti, se provi ad interrompere un circuito sotto carico, la prima volta ci riescono, e comunque si bruciacchiano, la seconda volta ...mmmh. In ogni caso, sono meglio di niente, e tranne che in emergenza, non e' loro richiesta l'operativita' sotto carico.
Per quanto riguarda invece le possibilita' di avviamento in emergenza, io non consiglierei troppo coccodrilli e alligatori, sono sezioni di impianto vicine alle batterie, nell'eccitazione del momento si possono provocare corti paurosi (e ustioni) e non credo nemmeno che in molti sappiano fare un ponte con cavi di emergenza, meglio che neanche ci provino, specie in condizioni di stress. Poi, il fatto che tu lo sappia fare, buon per te. E poi c'e' emergenza ed emergenza, a volte puo' non esserci nemmeno il tempo per mettersi a fare collegamenti volanti.
Il salpa sulla BM, sono assolutamente d'accordo con te, ce l'ho anchio, sono ambedue carichi induttivi forti e non sono mai contemporanei, quindi stanno benissimo insieme e i cali di tensione non si ripercuotono sull'elettronica. In tanti ci salteranno alla gola, ma sulla propria barca, come dice sempre Andrea, ognuno fa quel che vuole e crede. L'unica precauzione che vedo, la BM deve essere una batteria seria, non la solita verginella il piu' piccola possibile.
Per quanto riguarda le Norme, poi, non e' che la Polinesia emette una bella Norma e noi dobbiamo adottarla, in Europa devono essere adottate ed applicate le Norme Europee. Solo che purtroppo ancora queste non sono un granche', e quindi si va a guardare ad un corpo normativo di assoluta rilevanza come AYBC, vedi il caso del fusibile sulla linea alternatore che segnalava Andrea, che io non ho mai messo, ma che non e' presente in nessuna barca europea, almeno fino al 2000 direi (e vorrei vedere su quante dopo). Ricorderei anche che le Norme riportano la dotazione minima che deve essere presente, poi uno puo' aggiungere cio' che vuole, purche' non vada in contraddizione con la Norma stessa.
Per il resto, continuiamo sempre a confrontarci, c'e' sempre e solo da imparare.
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