Non è che voglio convincere nessuno, anzi, non ho il minimo interesse per le barche altrui. Nello spirito del forum, ho condiviso le mie procedure personali e quello che so sulla parte ingegneristica che sta dietro le batterie e il solare. Penso che sia stato comunque utile visto che il livello di conoscenza dell'argomento non è uniforme. Se vedi quello che scrivo, non sono neanche una cassandra come ce ne sono tante - giusto oggi un'altra bestiola mi ha detto che le mie batterie al litio si incendiano sott'acqua (no, sono come il suo cervello: inerti). Ho descritto i rischi come si farebbe se fosse un progetto e non un "boh, famolo uguale a quell'altri che andrà bene", ma come ho detto, non ho nessun interesse nel farmi dare ragione

Ebbi una conversazione proprio con Davide sull'argomento e la conclusione fu "lasciali fare, che potrebbero fare anche peggio..." Non posso fare a meno però di notare una cosa (deformazione professionale...) - tu giustamente osservi che le barche intorno a te non vanno a fuoco e non ne hai viste andare a fuoco. Corretto, ma la conclusione che gli incidenti non esistono è un condizionamento cognitivo classico: intorno a te hai le barche che NON sono andate a fuoco, quelle che lo hanno fatto giustamente non le vedi. Fortunatamente, il numero di barche che vanno a fuoco è basso (ma non nullo, ed è quasi sempre un problema elettrico). C'è anche un altro aspetto da considerare: spesso si verificano incidenti minori o near-miss, di cui nessuno saprà mai niente. In particolare, batterie fritte, deformate, esplose etc. a causa di overcharge, bimini strinati, pannelli con un buco fuso, cablaggi esterni che fortunatamente muoiono prima di avere il tempo di fare danni, etc. ce ne sono in quantità. Detto questo, se avessi un rollbar inox, pannelli rigidi, ed orribili batterie al Pb, forse anche io terrei tutto attaccato; ovviamente farei i miei compiti a casa e imposterei il regolatore per fare storage delle batterie invece di ricarica. Avendo invece i flessibili sul bimini, ho valutato il rischio inaccettabile, soprattutto a fronte del modesto sforzo che richiede smontarli.