(05-08-2024 10:37)juan@juan Ha scritto: Interessante, grazie.
Tienici aggiornati sulla resa nel tempo.
Ed ecco l'aggiornamento, anche se Bullo, come al solito, ha rovinato tutto spolierando. @Bullo, non la prender male.. è un complimento: intendo dire che te ne intendi.
Il 5 agosto avevo pulito l'elica a specchio con carta vetrata grossa e poi da 120. Immediatamente dopo avevo passato la "Sex wax", e sembrava un buon lavoro. Passando le dita sulle pale dell'elica si sentiva una superficie lucida e scivolosa, come sulla carrozzeria di un'auto nuova. Oggi, 12 giorni dopo, a vista l'elica sembrava OK (pulita), ma passandoci le dita era "porosa". Ne ho concluso che - come aveva detto Bullo - la cera ha resistito qualche giorno e dopo ha lasciato il metallo nudo a giocare contro gli attacchi delle varie alghe e "corallina" solo grazie al fatto di essere poco grippante perché ben pulita. E ritengo che la opacizzazione sia semplicemente l'inizio della fine. L'elica ancora performava al massimo delle prestazioni, come se fosse perfettamente pulita, ma al tatto no.
Quindi pietra sopra la Sex Wax.. non risolve nulla e probabilmente rende lo stesso di un'elica lucidata a specchio e basta.
Oggi giornata con mare relativamente calmo e niente vento... dopo il bagnetto mi annoiavo, quindi son passato alla fase 2: il grasso. Ho riportato a specchio l'elica con la solita carta vetrata del 120 (direttamente... era abbastanza facile, dato che il trattamento precedente era recente). Poi ho provato a spalmarla. Non è semplice per nulla. Di seguito la mia esperienza, sperando possa esser utile per qualcun altro:
1) Inutile pensare di applicare e spalmare ogni "vermetto di grasso": si finisce col metterci di più e - soprattutto in apnea - non paga. Conviene invece spremere il tubetto in acqua, ma prima di immergersi e poi immergersi per appiccicare un "vermetto" a ciascuna pala per ogni lato. Quando l'elica ha abbastanza grasso su ambedue i lati, si passa alla fase spalmatura. Rimanendo sotto in posizione verticale si ha più tempo tra una respirata e l'altra
2) Il grasso sott'acqua aderisce e non si disperde: basta schiacciare il "vermetto" contro la pala, e rimane lì anche a lungo, non c'è fretta di spalmare. Tuttavia la spalmatura è tutt'altro che facile. Io ho usato le dita e il problema è "sporcare" uniformemente tutta la superficie della pala. Purtroppo quando si sporca, il grasso tende a decidere all'ultimo se preferisce rimanere attaccato alle dita o all'elica.. non è semplice e io ho finito per non spalmarlo uniformemente su tutta la superficie. Occorre inventarsi qualcosa... ho sentito parlare di pedalini vecchi usati come "sac a poche", ma chiunque abbia idee/esperienze, per favore, parli.
3) Una mano va immediatamente fuori uso, come previsto: con la destra, appena toccato il grasso, scordatevi di toccare il boccaglio o altro, pena la zozzimma. Il problema è che non potete toccare neanche la scaletta o la barca risalendo, quindi la risalita deve essere estremamente comoda, o rischiate il casino totale. Io son riuscito a risalire a bordo facendo leva sulla mano sinistra e sull'avanbraccio destro, ma non è semplice.
4) Meglio che in barca ci sia qualcuno che vi possa aiutare. Un problema semplicissimo come aver dimenticato della carta per darsi una pulita sommaria alle mani può diventare un problema anche serio. Io avevo tutto, per fortuna.
5) Pulirsi le mani non è un problema, se si usa il prodotto giusto: scordatevi il sapone per le mani e usate il detersivo per i piatti! E la sera avrete le mani screpolate.. non si scappa!
Buon ingrassata e grazie per i consigli, se ce ne saranno! (già vedo Bullo che prende la rincorsa...
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