16-10-2024, 07:26
(15-10-2024, 17:16)velaciak Ha scritto: Maema buonasera,Ripeto: il collegamento fra negativo e massa del 230Vac è richiesto per utilizzare le appendici metalliche immerse del motore come dispersore del 230Vac, e questo effettivamente mette a rischio per eventuali correnti impresse da Imarroncinichegalleggiano.... (maglia di terra del marina poco efficiente), ma in assenza di un dispersore dedicato è un obbligo.
grazie per le dettagliate informazioni.
Sbaglio o il collegamento della massa del 230Vac al negativo dell'impianto Dc può creare problemi di corrosione galvanica?
bv
(15-10-2024, 17:18)bludiprua Ha scritto: La barca è in normalissima VTR e non c'è alcun generatore, a parte, ovviamente, il motore in sé.Di solito i vantaggi del negativo comune si hanno nel ripartire la ricarica su due banchi batterie avviamento/servizi separando solo il . il VHF se utilizza un antenna a polo aperto beneficia della massa rappresentata dalle appendici immerse etc... Se i negativi devono rimanere separati l'alternativa è un Dc/Dc isolato. Riguardo il collelgamento del separatore galvanico (immagino del tipo a diodi) il lato barca dovrebbe finire sul negativo del motore, per i motivi di cui sopra... normalmente è bene che il punto di massa sia uno soltanto, se ad esempio l'albero oltre alla piastra porosa è collegato al bulbo sarebbe bene non collegarlo con il negativo del motore (tramite massa 230Vac) per non creare flussi fra bulbo e albero dell'elica, piedino etc, sempre che non sia l'antenna VHF a portare il negativo sull'albero ...
C'è anche una piastra porosa che fa da "scarico" per l'albero in caso di fulmini.
Alla fine non vedo grossi motivi né per una né per l'altra scelta, avere un negativo comune non mi semplifica praticamente nulla, mi sa che tengo separato.
Sulla terra 220 Vac c'è un isolatore galvanico, collegheresti comunque la terra alla piastra porosa?
M
L'ottimismo è solo carenza di informazioni...
