18-12-2024, 11:19
Allora, dopo un indagine su questa "compensazione" delle cime, sono riuscito a capire in cosa consiste. Ovviamente, trattandosi di una fase della lavorazione, non compare nessuna indicazione nei cataloghi per il pubblico. Come dice giustamente cmv88 le trecce di anima e calza sono composte da trefoli incrociati destri e sinistri, ma questo necessariamente vale per tutte le trecce. I trefoli per rimanere compatti vengono realizzati dando alle fibre una torsione: questa può essere destra o sinistra. La differenza sta nell'alternare trefoli destri e sinistri nell'intreccio di calza ed anima oppure usare tutte rocche con lo stesso verso di torsione. Ovviamente non sono a conoscenza di chi lo faccia oppure no (con l'eccezione del produttore che ho consultato).
P.S. il fatto che la drizza sia "compensata" non garantisce però che non vada in torsione per altri motivi già citati. Bisogna issare a mano fino a quando non sia necessario il winch per dare tensione. Le pulegge di rinvio e quella di uscita devono essere perfettamente allineate in modo che la drizza scorra nel centro e non rotoli dai bordi al centro mentre passa. Uscita ed attacco della dead end devono essere sufficientemente distanti in modo che la drizza quando arriva in testa se ha preso qualche collo riesca a srotolarsi.
---- Un "trucco": il prodiere da un giro di scotch di carta alla girella, in modo che questa resti bloccata e la drizza non possa prendere dei colli mentre si issa, e poi lo scotch si rompe solo quando si va a sfrullare la vela (ma deve restare là appiccicato senza cadere in acqua (RR 47 ;-)).
P.S. il fatto che la drizza sia "compensata" non garantisce però che non vada in torsione per altri motivi già citati. Bisogna issare a mano fino a quando non sia necessario il winch per dare tensione. Le pulegge di rinvio e quella di uscita devono essere perfettamente allineate in modo che la drizza scorra nel centro e non rotoli dai bordi al centro mentre passa. Uscita ed attacco della dead end devono essere sufficientemente distanti in modo che la drizza quando arriva in testa se ha preso qualche collo riesca a srotolarsi.
---- Un "trucco": il prodiere da un giro di scotch di carta alla girella, in modo che questa resti bloccata e la drizza non possa prendere dei colli mentre si issa, e poi lo scotch si rompe solo quando si va a sfrullare la vela (ma deve restare là appiccicato senza cadere in acqua (RR 47 ;-)).
