(05-11-2025 09:56)Silviooooo Ha scritto: Corradocap, interessante: ti andrebbe di spiegare come hai fatto?
Mah, non credo ci sia molto da dire, è stato abbastanza semplice. Ho collegato i dati Nmea che avevo disponibili ed accessibili facilmente sui morsetti dell'autopilota e così quelli del seatalk, sui due contatti in ingresso del multiplexer NMEA3WIFI in questo modo ricevo i dati di log, depth, gps dalla rete seatalk ed AIS da Nmea, che il multiplexer rende disponibili sulla rete wifi poichè si attiva come access point. Naturalmente se ci si connette alla sua rete wifi, si hanno a disposizione i dati di navigazione, ma non internet, perchè non ha la possibilità di alloggiare una scheda SIM, però ha la possibilità di essere configurato come un ripetitore di un eventuale hot spot disponibile a bordo (una saponetta, un cellulare in condivisione, ecc). In sintesi io ho questo scenario: un vecchio ma onesto smartphone con scheda dati che fa da hot spot e concede l'accesso ad internet che per comodità chiameremo "WIFICEL" il multiplexer Nmea3wifi che si aggancia alla rete disponibile "WIFICEL" ma ne attiva una'altra che chiameremo "WIFIDATA" che contiene i dati di navigazione e permette anche di usare internet Il tablet, il PC, il telefono su cui girano i software di navigazione possono connettersi alla rete WIFIDATA ed avere tutto a disposizione. Gli altri ospiti, possono usare anche solo WIFICEL (o tutto l'equipaggio quando non è necessario attivare il multiplexer perchè non si naviga) vantaggio indotto... usando un cellulare come hotspot al posto di una saponetta, posso usarlo da remoto e quindi analizzare o attivare app di monitoraggio locali che magari usano il Bluetooth (tipo il termometro del frigo o il caricabatterie...) spero di essere statto chiaro, ma sono disponibilissimo a rispondere ad eventuali altre curiosità