(ieri 17:13)Nanshan Ha scritto: @Mikey la considerazione sul raggiungimento dei giri max è solo parzialmente corretta per autoprop poichè è un elica a passo "auto-variabile". sarebbe invece cristallina se l'elica avesse passo fisso.
quindi, potrebbe essere (ipotesi pour parler) che ai 2.200 rpm l'elica di autoprop "assuma" un passo più lungo del previsto/progettato (solitamente elica fissa) andando a sovraccaricare il motore (alias operare fuori dai parametri ottimali). se da un lato sembra che dal punto di vista dell'efficienza autoprop ai 2.200 rpm sia migliorativa (va più veloce e consuma meno) dall'altro il "sovraccarico" potrebbe creare altre dinamiche negative (i.e. vibrazioni vs frequenze proprie). ma qui entriamo nel campo delle 100 pertiche, altro che semplici ipotesi... visti i risultati del test di Voile Magazine sembra che autoprop abbia un passo molto più lungo del previsto ai regimi medio-bassi, per poi gradualmente riallinearsi salendo. potenzialmente, quindi, il motore potrebbe "soffrire" più a 1.500 rpm che a 2.200 rpm. ribadisco, ipotesi pour parler, non ci sono oggettivi elementi per dire che autoprop sforza il motore in maniera da danneggiarlo. per me il rischio prevalente è legato a potenziali vibrazioni inattese. tutta "roba" da verificare empiricamente caso per caso (barca, motore, trasmissione...)
Ecco appunto entriamo nel campo delle mere ipotesi. Perché se a pari regime rispetto a un’altra elica la barca va più forte e consuma meno si potrebbe invece dire che il passo variabile a quel regime è semplicemente più efficiente rispetto a quello di un’elica a passo fisso.
In linea di massima se allo stesso regime con l’autoprop si consuma di meno faccio fatica a pensare che il motore subisca uno sforzo maggiore rispetto a un’altra elica