Io calo e tiro su il tender a forza di braccia dalla prua sottovento, tramite la cima che ho sempre legata a prua del gommone.
Nell'issarlo, a mezza corsa, mio figlio prende la maniglia posta alla poppa del tender e mi aiuta a portarlo completamente dentro parallelo alla barca, facendo fulcro sulle draglie.
Per il fuoribordo, io lo calo con una cima di lunghezza sufficiente a raggiungere la poppa del tender, assicurata al pulpito della barca. Poi, io su che calo e mio figlio giù che guida lo spostamento del piede del FB, lo sistema e lo fissa. Procedimento contrario per la risalita. Logicamente fisso il tender alla barca di poppa.
PRO: semplicità, velocità, mi sono usciti dei bicipiti e dei pettorali che solo a 20 anni, piacere a vedere come mio figlio SA FARE!
CONTRO: mi sta uscendo l'ernia
, è molto difficile con mare formato, il fondo del tender ne ha risentito sulle draglie (mentre draglie e candeliere stanno bene).
PER IL PROSSIMO ANNO Penso di installare la drizza spi per poter poi issare con più comodità il tender; per il FB continuerò così, la gruetta non mi piace ed il peso del motorino è solo di 12 Kg. (Se-pò-ffà)