Trainare il tender o no?
Ricordo le barche che si portavano appresso i pescatori, quelle che erano al traino dei pescherecci e con le quali si largava la rete da pesca: un capo sul peschereccio e l’altro sulla poppa della barca di servizio, la quale operava a remi (ai tempi i motori fuoribordo erano una rarità, gli entrobordo un lusso che pochi si potevano permettere).
Spesso navigavamo di conserva per un bel pezzo, loro che andavano a guadagnarsi la pagnotta, io, più fortunato, che andavo al largo a pescare a fondo sui banchi al limite della piattaforma, con il barcone Sorrentino di mio nonno, che aveva uno dei primi motori Evinrude.
Bene i pescherecci tenevano una velocità di crociera di tutto rispetto, che non avrebbe permesso ad una barchetta di poco più di tre metri di essere rimorchiata senza danni, e di issarla a bordo credo non gli fosse nemmeno venuto in mente.
Il semplicissimo sistema con cui avevano risolto il problema mi lascia ancora oggi meravigliato, ripensandoci.
A bordo delle barche tenevano un grosso sasso o un paio di latte (bidoni rettangolari di lamiera atti a contenere, allora, la benzina o l’olio) che riempivano d’acqua, al momento del traino li spostavano all’estrema poppa, così che la prua della barca uscisse dall’acqua fino al baglio massimo, e davano volta con la cima di traino al banco di voga poco più avanti degli scalmi, con un collo a doppino, facevano poi passare i due capi nelle bocche di rancio a prua e le incocciavano con un buon imbando alla poppa del peschereccio.
Quindi via a tutta velocità.
Le barchette seguivano la scia dei pescherecci ben impennate ed immergendo solo la poppa ma dritte e senza oscillazioni.
Come non so, ma il sistema funzionava anche con mare in poppa ed onda formata.
Ma questo era molto tempo fa, quando molti di voi non erano ancora nati e tutto era diverso…forse anche il mare, di certo la gente.
Però, perché non provare: togliendo dallo specchio di poppa il fuoribordo, mettendo un grosso peso a poppa del tender (un’ancora bella pesante?), dando volta con la cima di traino al banco di voga o alle maniglie di sollevamento e facendola passare nell’anello di prua prima d’incocciare il traino.....chissà, magari funziona ancora.
Di certo non vola via.
Secondo me vale la pena di provare, se non altro per accorgersi che gonfiare e sgonfiare tutto sommato non è una gran fatica…..
Io non ho simili problemi perché il tender l’ha usato solo una volta mia nipote un paio di anni fa, per venire in barca dalla spiaggia, e da allora è lì bello impacchettato da qualche parte.
Rompere rompe, ma pare che oggi se sei senza tender, anche di fronte a Rimini, sei un povero sfigato....certo fra gli atolli dei mari del sud è un'altra cosa, forse serve veramente.
Per la verità l’ho usato anch’io una volta, per dare una rinfrescata al lucido dell’opera morta.
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