mah, in alcuni casi (tipo la mia barca attuale) puoi usare solo il metodo... sperimentale: ho disegnato il piano velico originale, aggiunti gli attacchi dello strallo di trinchetta (o dell'hook, ancora non so) su albero e in coperta, tolto mezzo metro di inferitura per avere la vela non a raso ponte e determinato un punto di scotta in modo che la superficie fosse un po' inferiore a quella del fiocco da vento che uso nello strallo addizionale a prua, tanto per non fare un doppione di vela (oddio ho fatto un calcolo più preciso, ma il vincolo principale era quello)
pero'
andando poi in barca, con due sagolini (uno dall'ipotetico punto di drizza, uno dall'ipotetico punto di mura) che si incontravano nell'ipotetico punto di scotta ho ricostruito una specie di perimetro della vela, e li' le sorprese: la forma non sarebbe andata bene perché in conflitto con le sartie basse sdoppiate, con l'autogonfiable, con la rotaia di scotta, ecc. Quindi è stato tutto un accorcia qui allunga là con i due sagolini per arrivare alla forma meno peggiore
tanto per fare un esempio, primo dubbio decidere se fare passare le scotte dentro o fuori dalle sartie doppie, dentro ci bolini meglio ma appena laschi un po' vanno subito a grattare contro le sartie, fuori non grattano ma l'angolo di incidenza fa un po' pietà, ebbene con i due sagolini che indicano il perimetro della vela si vede subito cosa funziona, cosa no, fare il punto di scotta più in alto, più in basso, più o meno LP, e quali siano le conseguenze di una forma piuttosto di un'altra su piano di coperta esistente e su quello eventualmente da istallare (nuovi punti di scotta, punto fisso, rotaia da mezzo metro o rotaia da due metri, posizione dei winch di scotta, ecc)
ora ho le misure buone ma la vela non l'ho ancora fatta fare, da un lato mi tenta tanto l'hook, dall'altor avere una trinchetta coi garrocci permetterebbe anche id usarla nello strallo amovibile che ho a prua... boh, ci si penserà
bv