26-09-2009, 04:43
La cappa
In condizioni di maltempo, quando non rimanga nient’altro da fare che aspettare che le
condizioni migliorino, può essere necessario mettersi alla CAPPA.
1 – CAPPA SECCA ammainare completamente le vele: la barca si mette di traverso
alle onde e al vento. Legare la barra del timone sottovento in modo che tenda a spingere
la barca all’orza. Le onde spingeranno la barca alla poggia, il timone la farà tendere
all’orza e così manterremo una posizione abbastanza confortevole.
2 – CAPPA FILANTE da un’andatura di bolina lascare completamente la randa e
lasciare che il fiocco prenda “a collo” (cioè che si gonfi da sopravento). Legare la barra del
timone sottovento. La barca manterrà la posizione. Questo tipo di manovra è anche
consigliato per recuperare un naufrago in caso di cattive condizioni di mare.
In condizioni di maltempo, quando non rimanga nient’altro da fare che aspettare che le
condizioni migliorino, può essere necessario mettersi alla CAPPA.
1 – CAPPA SECCA ammainare completamente le vele: la barca si mette di traverso
alle onde e al vento. Legare la barra del timone sottovento in modo che tenda a spingere
la barca all’orza. Le onde spingeranno la barca alla poggia, il timone la farà tendere
all’orza e così manterremo una posizione abbastanza confortevole.
2 – CAPPA FILANTE da un’andatura di bolina lascare completamente la randa e
lasciare che il fiocco prenda “a collo” (cioè che si gonfi da sopravento). Legare la barra del
timone sottovento. La barca manterrà la posizione. Questo tipo di manovra è anche
consigliato per recuperare un naufrago in caso di cattive condizioni di mare.
