afo
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tecniche di allenamento pre-regate
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Gundam
... ma da qui a sapere in base alle condizioni di vento quale sia il set di regolazioni ottimani ce ne manca...
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Prima o poi ci si confronta con questo problema.
La prima soluzione ce l'hai già: arroganza moderata e voglia di capire.
L'esperienza personale mi porta a sconsigliarti di imbarcare professionisti veri (a meno che tu sia proprio digiuno): tendono a saper fare ma a non saper spiegare o, in alternativa, a non voler spiegare. Probabilmente un mix dei due.
Ti propongo una soluzione diversa:
1- c'è un libricino di Cheret Bertrand sulla regolazione delle vele (non ricordo il titolo ma credo sia un Mursia... purtroppo sono in mezzo ad un trasloco e non starà in qualche scatolone) che puoi far leggere a tailer, trimmer e randista. Dovrai rigorosamente trovare un modo per non farlo leggere agli altri, specie al bowman. Sono serio.
E' un libro da 'principianti' delle regolazioni ma è in italiano ed è un buon punto di partenza. Al minimo fornisce principi comuni e sviluppa un pensiero di base condiviso su cui poi cominciare il alvoro vero.
2- se riesci fai 'circolare' l'equipaggio e vedi se riesci a fare qualche scambio di cortesia con un paio di barche che 'viaggiano' bene. Non saranno regate da monotipi ma si impara lo stesso, specialmente con condizioni di vento non steso. Potendo addirittura scegliere.. manda il tuo randista su una barca dove il timoniere è bravo e il trimmer/tailer dove è bravo il randista.
3- per un po' accetta la fregatura di NON regolare l'albero ad ogni uscita. Sarai drammaticamente penalizzato alle prime ma otterrai l'effetto che qaundo il trimmer comincerà a lamentarsi dell'albero sarà perchè capisce cosa serve o, almeno, ha idea di fare delle prove mirate.
4- cerca una barca che faccia da 'compagno' di allenamento. Si naviga assieme. Una volta lui cambia il trim e una volta lo cambi tu e dopo mezzo miglio non hai nessun dubbio su quello che succede. Usate un riferimento costante per ogni uscita (non segnare le manovre con il pennarello come dicono tutti ma metti i segni sulla coperta che sennò diventa un cinema alla terza uscita)
5- in allenamento lavorate solo sulla VMG, in regata lavorate solo sulla SPEED (smonta o disabilita il ripetitore del valore che non serve in modo che non venga la tentazione). Per quanto possibile determina la SPEED costruendoti, per ogni coppia WIND/WAVE delle polari... è un lavoro che dura mesi ma diventa un riferimento che non ha prezzo se non sei in monotipia stretta
6- non esitare a sbarcare chi accetta tutto senza pensare e provare, chi contesta tutto senza proporre soluzioni
7- non cercare di fare tutto tu o di dare ordini su tutto: un timoniere che sta timonando bene non dovrebbe nemmeno sapere in che posizione è o dove sono le altre barche. All'inizio puoi provare a fare anche il tattico ma cerca di abbandonarlo prima che puoi. Il tattico è un ruolo come un altro: chi lo fa dovrebbe cercare di fare solo quello, un tattico si deve allenare al pari di un centometrista o di uno sciatore.
IMHO io partirei da qui.
Buon vento e buona nuova avventura!
A.-
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30-09-2009 06:08 |
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