Dunque: mi spiace di non essermi spiegato bene,credo che succeda un po'a tutti quando hanno ben presente il risultato finale di quello che provano a descrivere semplifichiamo troppo.
La prima questione è sui cosi detti 'perni' ,ordine cronologico nessuna preferenza

.
Con i perni intendevo indicare dei cilindretti metallici lisci,ne esistono adatti all'uso in commercio, fissati verticalmente non più di quattro sui vertici e il più all'esterno possibile ,vedremo poi il perché ,nella flangia di accoppiamento del controstampo esempio il SX sporgenti per circa 3-4mm.
Quindi una volta fissati sti' perni si lamina il controstampo dx con la modalità descritta resinando anche i perni stessi,precedentemente trattati con distaccante insieme a tutto il resto , nel controstampo dx . A cose finite avremo i perni sulla flangia su uno dei controstampi ,nell'esempio il SX, e sulla flangia del controstampo DX delle cavità.
Perciò quando li riaccoppieremo per incollare i semigusci i controstampi si accoppieranno esattamente nella posizione originale e questo è importante ! Tutto questo viene ancora meglio se si comprano i “perni” commerciali che sono composti da un maschio e una femmina .
Aggiungo ,se pensiamo di utilizzare il metodo dell’infusione ,la flangia dei controstampi dovrà essere molto ampia almeno 7 cm per ospitare “Perni” nastro sigillante e spirale d’estrazione dell’aria.
QUI provo a chiarire un'altra cosa. La resina ed il gelcoat poliestere li ho usati solo per realizzare i controstampi costa molto meno .
IL MANUFATTO ,timone, è stato realizzato con epossidica e senza gelcoat.
LA FLANGIA d’incollaggio ,leggasi colata di pappina, è realizzata all’ interno dei semigusci ,lungo tutto il perimetro e non comprendendo le “labbra-flange” dei semigusci stessi infatti quest’ultimi saranno poi recisi.
Nella prossima chiarisco perché non ho usato lo aerex cosa intendo per “estradossi interni” ,che in pratica sono rinforzi , e se qualcuno lo vorrà parleremo di infusione nel dettaglio .
Il tipo di resina ,a quanto conviene tirare il “vuoto” eventuale descrizione dell’aggeggio auto costruito per farlo e alcune fasi critiche .IL TUTTO ,OVVIAMENTE,SECONDO LA MIA ESPERIENZA ,che ripeto non ha pretese di essere una “bibbia” ma anzi occasione per critiche costruttive e scambio di consigli .Allego una foto del marchingegno per il vuoto così il GUEST vede che ci aveva colto in pieno
un bicilindrico e anomalo per giunta...
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