In teoria e in banchina potrebbe anche funzionare
Il circuito lo vedo più complicato durante la navigazione considerando che verrebbe armato e gestito in condizioni particolarmente difficili (specie se navighi da solo).
Se si incattivisce qualcosa sono poi dolori.
Avrei qualche dubbio sul fatto che riuscirai cazzare a ferro lo strallo attraverso un circuito unico.
Ma anche ammesso che ci si possa riuscire attraverso un sistema di paranchi, poi ti ritroveresti la stessa tensione applicata allo stallo e alla drizza con un (sovra)carico sull’inferitura e sul circuito della stessa drizza (bozzello o puleggia in TA, rinvii, ecc. ). A questo punto forse ti converrebbe pensare ad una vela autoportante che ti offre il vantaggio di eliminare lo stralletto.
Se hai già lo stralletto opterei invece per il sistema tradizionale anche se hai due cime da maneggiare anziché una (ossia quella del paranco tendistrallo e la drizza).
1. Prepari il circuito e leghi la vela con il filo di lana della nonna affinché non si apra.
2. Quando arriva il momento metti in forza il parco tesando a ferro lo stralletto (eventualmente controventato dalle volanti) senza la vela che ostacola la manovra e sbatte da tutte le parti.
3. Poi cazzi la drizza e la vela si apre rompendo il filo di lana. In questo modo restano indipendenti strallo e drizza con possibilità di regolare quest'ultima smagrendo o ingrassando la vela al variare delle condizioni.
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