04-12-2009, 05:15
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da peter_sails
Cercando di riportare il 3D un po' piu' sul tecnico mi . sono i limiti di una cima comprata a peso come RMV2605D al confronto di un buon poliestere? [/b] La mia sensazione è che costano molto meno ma hanno anche una durata nel tempo limitata ( resistenza al sole al salino ed agli sfregamenti) e quindi alla fine nel tempo il guadagno è veramente limitato se non addirittura nullo.
Tutto cio' nel caso in cui il millesimo di secondo non conti niente.
Cosa ne pensate?
Buon Vento
Peter
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da sailor13
Scherzi a parte, molto dipende dal tipo di manovra e dalle dimensioni della barca. Su un barchino va bene tutto, pesi ed allungamenti sono relativi, ma più si sale di taglia e più la differenza si vede e si sente. Ottimizzare il rig non vuol dire mettere spectra, kevlar o PBO, vuol dire avere il giusto materiale della giusta dimensione per ogni manovra. Secondo me l'uso di drizze in acciao-tessile è ancora molto interessante sia per il prezzo che per le prestazioni, specialmente per un uso prevalentemente crocieristico, così come l'uso di manovre in buon poliestere non è troppo penalizzante se ben realizzato. Per chi è appassionato, sono cose che si possono imparare anche a farsi da soli, se ho imparato io possono imparare quasi tutti...
PS: i lacci delle scarpe da lavoro anche io li ho fatti in dyneema, mi ero stufato di sostituirli per le continue rotture, provate per credere!!!
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Guarda che non sono affatto delle scotte comprate a peso ma sono scotte speciali in poliestere doppia calza fatte arrivare dalla germania per un cliente che poi si è dileguato e che il mio velaio mi ha ceduto per poco dopo un anno che gli facevo la corte!
Cercando di riportare il 3D un po' piu' sul tecnico mi . sono i limiti di una cima comprata a peso come RMV2605D al confronto di un buon poliestere? [/b] La mia sensazione è che costano molto meno ma hanno anche una durata nel tempo limitata ( resistenza al sole al salino ed agli sfregamenti) e quindi alla fine nel tempo il guadagno è veramente limitato se non addirittura nullo.
Tutto cio' nel caso in cui il millesimo di secondo non conti niente.
Cosa ne pensate?
Buon Vento
Peter
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da sailor13
Scherzi a parte, molto dipende dal tipo di manovra e dalle dimensioni della barca. Su un barchino va bene tutto, pesi ed allungamenti sono relativi, ma più si sale di taglia e più la differenza si vede e si sente. Ottimizzare il rig non vuol dire mettere spectra, kevlar o PBO, vuol dire avere il giusto materiale della giusta dimensione per ogni manovra. Secondo me l'uso di drizze in acciao-tessile è ancora molto interessante sia per il prezzo che per le prestazioni, specialmente per un uso prevalentemente crocieristico, così come l'uso di manovre in buon poliestere non è troppo penalizzante se ben realizzato. Per chi è appassionato, sono cose che si possono imparare anche a farsi da soli, se ho imparato io possono imparare quasi tutti...
PS: i lacci delle scarpe da lavoro anche io li ho fatti in dyneema, mi ero stufato di sostituirli per le continue rotture, provate per credere!!!
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Guarda che non sono affatto delle scotte comprate a peso ma sono scotte speciali in poliestere doppia calza fatte arrivare dalla germania per un cliente che poi si è dileguato e che il mio velaio mi ha ceduto per poco dopo un anno che gli facevo la corte!