Altro esempio tratto da esperienza diretta: spesso io con l'Alpa avanzo di bolina larghissima (cmq sempre risalendo il reale rispetto ai 90 gradi) senza derive poichè il basso fondale di Punta San Giuliano impone un pescaggio di massimo 20 cm. Sfrutto la disposizione dei pesi ma credimi che la deriva proprio non la tengo giù.
Incuriosito dall'argomento ho provato a fare un paio di riflessioni sul battello leonardesco dopo essermi informato su come lo manovrano.
La corrente -se il battello fosse in posizione di riposo- lo farebbe disporre lungo il suo verso e lo spingerebbe semplicemente a valle.
Dopo aver spinto in fuori il battello grazie ad un bastone, col timone si impone a questo una inclinazione di alcuni gradi rispetto alla corrente. Ovviamente il flusso d'acqua della corrente fa si che il timone riesca a governare il battello: crea quelle condizioni che si hanno anche quando vi è dell'abbrivio. Questione di sistemi di riferimento relativi....
L'inclinazione consente di creare degli effetti sulle appendici.
Sull'immagine ho enfatizzato la grandezza dei vettori ma direi che rendono l'idea.
Si crea una forza (vettore verde) sul battello che possiamo scomporre in un vettore rosso e uno blu: il rosso è la componente positiva che ci interessa mentre la blu no. Per annullare la componente blu negativa si utilizza il cavo: questo vincola il battello a rimanere lungo quella 'linea'.
Eulero , che dici?
Sotto il profilo ingegneristico direi che è una bella invenzione, mentre come esempio di appendicederiva che fa avanzare senza le vele è una ciofeca. Perdonatemi, ma da buon ingegnere 'ste cose mi affascinano!
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