Non credo che qui si tratti di dare giudizi prettamente estetici.
E non credo che il parere di 101 riguardasse l'estetica delle vele di aleufo; non posso esprimere e motivare qui giudizi chiaramente di parte su tape drive e attuali altisonanti evoluzioni....metto solo una faccina:
Le mie sensazioni sulla randa di franco, dato che me le chiede, sono condizionate dal fatto di vedere delle foto e di non toccare con mano; devo dire che queste sensazioni sono anche supportate dal marchietto che si vede nella foto del profilo personale e dunque ritengo non sia stata progettata da uno sprovveduto (anzi) e dal fatto che credo di aver individuato la tipologia di materiale (diax pentex) che ha dato in effetti qualche problemino di questo genere quando strapazzato un po' ...
Allora:
prima foto: l'albero chiaramente non ha il bend (curva) che il velaio ha supposto e ha dato alla randa.....o viceversa: così ad occhio propendo più per un problema di regolazione che di progetto della vela(infatti anche sulla foto del profilo l'albero è regolato a guisa di 'palo').
foto successive: il materiale ha ceduto dove è soggetto ai carichi e si è contratto dove non è stato sollecitato; risultato: la forma non corrisponde più al progetto e il grasso in ghinda ed il giro d'albero sono stati assorbiti dalla deformazione: risultato la vela è dimagrita in inferitura ed è ingrassata in balumina.
Se non ci sono i 'schei' per farla nuova con una membrana in carbonio, un recutting è senz'altro possibile: se la vela è cucita forse l'operazione si può fare senza perdere lunghezza di P; se è incollata, invece, si deve tagliare e scegliere se aggiungere delle fasce oppure (se si corre ad handicap) ridurre la P e rifare il certificato. L'operazione costa, perchè se si vuol far bene, la vela va smontata e ritracciata; non ci si devono poi aspettare miracoli... e dopo non molto tempo comunque tutto tornerà punto e a capo.
Ciao