IanSolo
Vecio AdV
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de-solforatore per le battaerie
Se parliamo dei 'condizionatori ad impulsi', leggendone le caratteristiche, non mi piacciono molto soprattutto per il fatto che lavorano fornendo alla batteria brevissimi ma molto intensi impulsi (per una manciata di nanosecondi ma capaci di arrivare a 35 fino a 80 Volt secondo il modello e il produttore) e, dovendo essere lasciati sempre inseriti in quanto possono richiedere settimane per ottenere risultati, non so cosa possa accadere all'elettronica collegata.
E' vero che ogni circuito elettronico dovrebbe essere progettato per resistere persino alle scariche che, inevitabilmente, sono presenti sui conduttori durante i temporali (non certo da fulmine che sono eccessive ma da pura induzione, comunque forte), tuttavia essendo diffidente per natura preferisco evitare e la desolfatazione, ogni tanto, la eseguo in modo tradizionale.
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15-02-2010 17:48 |
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