Citazione:mastgreg ha scritto:
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Nick ha scritto:
Con la stragrande maggioranza dei caricabatteria e alternatori non dovrebbe succedere nulla di drammatico: semplicemente non rispetteranno la corretta sequenza ideale di carica (assumeranno che la batteria sia più carica della realtà perchè ci troveranno la tensione dell''altra fonte'). Se tutti e due a '3 fasi', ad esempio, potrebbero anticipare la riduzione di tensione da 'absorption' (circa 14-14,4V) a quella di 'float'
( o mantenimento, 13,2-13,6V) mentre le batterie sono ancora in grado di assorbire... ci metteranno più tempo a caricarsi.
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oh finalmente una risposta precisa
.
quindi la soluzione e' quella di collegare le batterie direttamente alle tre uscite del caricabatterie (che procedera' alla carica intelligente da 220) e contemporaneamente all'alternatore passando per il ripartitore che carichera' in maniera piu' 'spicciola e volgare': nella malaugurata ipotesi di non staccare il 220 dalla banchina quando si mette in moto non si rischiano danni (se si rientra nella strgande maggioranza dei caricabatterie/alternatori :42
.
giusto?
grasssssie.
bv
Confermo: per oltre 10 anni ho avuto un sistema di questo tipo senza alcun problema e ho peraltro 'verificato' il fenomeno. Un paio d'anni fa il fenomeno è diventato semplicemente ininfluente perchè il regolatore esterno dell'alternatore è stato sostituito con un Balmar 612 (assolutamente straordinario per gli smanettoni... come peraltro quelli di Ample Power giustamente raccomandati da Zerbinati). A parte il fatto che rarissimamente le batterie hanno bisogno di significativa carica se avevo già il 220v attaccato quando avvio il motore, semplicemnte il Balmar è settato per fare 'comunque' 12 minuti a max voltaggio (fornendo ovviamente la corrente che le batterie possono prendersi) prima di 'chiedersi' se ridurre tensione. In quei 12 minuti sicuramente stacco la 220 (anche perchè il caricabatteria, guarda caso... mi va in float e non dà più corrente alcuna!)
Io starei tranquillo