Citazione:palomba ha scritto:
Una domanda : ma siamo sicuri di quegli attacchi al pulpito ?
Perchè l'affare si muove, ondeggia, ruota, si torce, si alza, si abbassa...
Forse quei perni e quelle fascette è meglio tenerli d'occhio
soprattutto se sono sollecitati 24 h, per giorni.
Tenerli d'occhio sicuramente sì, però l'attacco è su 3 punti (tubo alto, tubo intermedio, scafo con 2 bulloni passanti del 6).
Nella foto manca un tirante laterale che va in diagonale dal pulpito alto alla 'forcella' che tiene il palo nella modalità eolico (che serve appunto per impedire rotazioni del sostegno).
Nella modalità trascinamento il tutto è articolato nei due sensi, verticale nell'attacco alternatore/staffa a C, orizzontale nell'attacco staffa a C con il tubo di sostegno (bisogna svitare il perno che lo blocca nella posizione perpendicolare al tubo).
Quindi nel trascinamento lo sforzo è ripartito fra scafo e tubo intermedio del pulpito, con una leva modesta.
A me sembra che gli inglesi l'abbiano studiato bene, poi si vedrà.
La cosa che mi piace molto è che i 12 kg dell'alternatore sono a livello coperta e non 3 metri in alto come sugli eolici tradizionali.
A livello di senzazione è molto pratico, il passaggio da eolico a trascinamento è questione di 1 minuto d'orologio, da trascinamento ad eolico è un po' più lungo (3/4 minuti) ma più che altro per l'assemblaggio delle 5 pale (ad incastro senza strumenti).
Se uno avesse il posto per tenere la pale assemblate sarebbe altrettanto veloce (ma una ruotina da un metro e dieci di diametro non è facile da piazzare
![Wink Wink](images/smilies/wink.gif)
).
Al momento sono soddisfatto, poi bisognerà vedere all'atto pratico quanto carica davvero.
BV