12-04-2010, 23:31
@Clavy; ottimo dubbio. Ma comunque stiamo parlando di barche in buone condizioni non di carene zuppe e pustolose che richiedono di essere strizzate come una spugna.
Dopo qualche settimana all'asciutto lo strato esterno comincia adare valori decenti anche se dentro magari resta una umidità maggiore. Il processo di spostamento interno è lento e quindi nei transitori ci sono dei gradienti. Pertanto se l'esterno è asciutto (bassi valori misurati ) l'epossidica polimerizza in poche ore e quindi non risente di eventuale umidità più interna che impiegherà parecchio tempo per ritornare ad affiorare. E' più sensibile e grave l'umidità dell'aria e della notte. A meno che si faccia tutto in un . che costi???? In genere si può dare qualche mano in più per avere strati esterni migliori e di mattina calda e secca
Ripeto ancora che con questo NON VOGLIO DIRE CHE SIA MEGLIO PASSARE L'EPOSSIDICA PPRIMA DI SEI MESI. Solo che non sarebbe la fine del mondo e che quella che chiamate erroneamente 'osmosi' identificando il tutto con uno solo dei fenomeni coinvolti non è malattia così mortale come la si dipinge ne così diffiocile da trattare o controllare.
Dopo qualche settimana all'asciutto lo strato esterno comincia adare valori decenti anche se dentro magari resta una umidità maggiore. Il processo di spostamento interno è lento e quindi nei transitori ci sono dei gradienti. Pertanto se l'esterno è asciutto (bassi valori misurati ) l'epossidica polimerizza in poche ore e quindi non risente di eventuale umidità più interna che impiegherà parecchio tempo per ritornare ad affiorare. E' più sensibile e grave l'umidità dell'aria e della notte. A meno che si faccia tutto in un . che costi???? In genere si può dare qualche mano in più per avere strati esterni migliori e di mattina calda e secca
Ripeto ancora che con questo NON VOGLIO DIRE CHE SIA MEGLIO PASSARE L'EPOSSIDICA PPRIMA DI SEI MESI. Solo che non sarebbe la fine del mondo e che quella che chiamate erroneamente 'osmosi' identificando il tutto con uno solo dei fenomeni coinvolti non è malattia così mortale come la si dipinge ne così diffiocile da trattare o controllare.
