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NAUTICAT - FI - Nauticat 33
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NAUTICAT - FI - Nauticat 33
@nefeli Se ciò che dici vale per i 13 metri e 40 e le 16 tonellate di quello che hai avuto forse non è la stessa cosa per il Nauticat 33 di 10 metri che pesa la metà, rifatto e progredito con l'esperienza di circa 40 anni di attività, con sorprendenti risultati non solo a motore ma anche a vela, rispetto ai primi esemplari, tanto da vedere questa barca ormeggiata in tutti i mari del mondo! Ti dico la mia esperienza (ma per chi si diverte solo quando l'acqua raggiunge la falchetta è meglio che giri subito pagina verso altri modelli): dopo aver visto diversi modelli di Nauticat 33, ho cominciato a provarli. Il primo è stato in Francia a Cannes (sempre appartenuto prima a tedeschi) e oggi di un cortese quanto esperto francese, che a vela proprio non andava e mi aveva scoraggiato nell'acquisto. Poi ho scoperto che aveva il fiocco da rifare e soprattutto la vecchia chiglia corta e lunga la quale, oltre ad ostacolare le virate, con poco vento proprio non procedeva. Provai un'altro Nauticat in Croazia che procedeva senza dubbio a vela meglio ma, se andava benissimo a motore superando tutti, procedeva veramente piano con poco vento; daltronde (pensavo) si trattava sempre di un motorsailer a motore sembrava non avere rivali superando tutte le altre in mancanza di vento e poi, andiamo, in fondo, pensavo, che sicurezza avevamo in più rispetto alle barche a motore dslocanti più blasonate ma che non hanno una chiglia zavorrata sottostante! Comunque essendomi appassionato alla vela, stavo per dedicarmi ad altri modelli lasciando perdere il pur buon e disponibile ingegner Murzi, importatore ufficiale dalla Finlandia, che tanto si stava prodigando per dimostramene la validità dei Nauticat. Ad un certo punto, la vera e propra sorpresa l'ho avuta, qundo sono andato a provare a Lignano, insieme all'ingegner Marco Cobau, un nauticat 33 (sempre di una coppia di tedeschi, ma chissà perchè i fautori di Porshe, Mercedes, Audi e Volkswagen, l'ameranno tanto) per una perizia di questa imbarcazione. Il vento scarseggiava a tal punto che il pur espertissimo Cobau (che ha navigato e provato centinaia di imbarcazioni) pensava di dover dare un colpetto di aiuto col motore oppure mettere il fiocco a collo per poter virare; niente di tutto questo: appena girato il timone, senza neppure scomporsi o dare un cenno di esitazione, la barca ha tranquillamente girato sulle nuove mura, senza alcuna soluzione di continuità, lasciandoci tutti a bocca aperta! Con 2-3 nodi di vento scivolava che è una meraviglia tanto da ricrederci sulla nomea dei Nauticat tanto lenti e difficili da manovrare a vela. L'altro giorno con un equipaggio completo di 8 persone abbiamo navigato, con 3-4 nodi di vento sempre a vela speditamente, cosa che ci sembrava davvero incredibile visto il dslocamento della barca. Certo le leggi della fisica sono ferree e a volte sembra impossibile poterle sfidare ma questa andatura mi ha fatto capire che i Nauticat non sono tutti eguali! Non dimentichiamoci che vengo dall'esperienza di 7 anni con un Elan 333 e prima ancora ho imparato con un FIRST! Non saranno stati i due alberi e le tre vele messe a segno (dati che tutti i 33 e 331 ne sono forniti), sarà stata la linea della barca a chiglia profonda (non lunga ma a mezza chiglia) fatto sta che non abbiamo mai acceso il motore, se non per uscire e rientrare in darsena e per un breve tragitto mentre passavamo di fronte al ferriboat! Se non ci credete venite a trovarmi e ve la faccio provare volentieri! Ed ecco la poderosa spinta dell'elica a tre pale che non teme confronti neppure a marcia indietro (quando si deve fermare repentinamente l'imbarcazione) con il flusso d'acqua spinto sul timone protetto dallo skeg.
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'Molti gravi incidenti sono dovuti alla perdita delle superfici di controllo, solitamente il timone. Un urto fortuito può avere conseguenze disastrose'. Il timone del Nauticat 33, evoluzione del precedente inserito nella chiglia lunga, ha portato alla protezione dello 'skeg'. 'Gli attuali timoni 'a spada' completamente appesi non offrono alcuna protezione e un qualsiasi contatto serio piega irrimediabilmente l'asse del timone rendendolo quantomeno inservibile. ' (da: 'costruzione della barca sicura' di Ernesto Tross)
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Giovinezza giovinezza che mi sfuggi tuttavia chi vuol esser lieto sia del doman non c'è certezza....
12-04-2010 23:36
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