22-04-2010, 22:16
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-04-2010, 22:45 da fulvio.)
In quattro mesi sull'invaso, almeno in superficie avresti dovuto avere valori bassi dell'umidità. La superficie si asciuga più rapidamente di quanto non migrino le molecole dall'interno. Ci sono anche strumenti che variando la frequenza della corrente e fanno una media anche dell'umidità degli strati interni. Lo strumento utilizzato aveva questa caratteristica? Hai fatto delle misure di confronto anche sull'opera morta? Hai un andamento delle misure nei quattro mesi? Comunque da come descrivi lo stato della carena ed in considerazione del tempo sull'invaso si dovrebbe ritenere che l'epossidica dovrebbe essersi ben ancorata al vecchio gelcoat. Infatti è importante che il processo di polimerizzazione all'interfaccia con il vecchio gelcoat avvenga in un tempo inferiore alla possibile migrazione dell'umidità dagli strati interni della resina verso la superficie. Se ben ricordo la WS1010 ad esempio, anche se la T ambiente è bassina, in 12 ore dovrebbe essersi ben ancorata ed in questo lasso di tempo l'umidità interna non ha ancora contaminato la superficie. L'effetto dell'umidità è molto pernicioso durante il ciclo di 'cure' cioè polimerizzazione, formazione delle macromolecole (indurimento). Un rialzo dell'umidità a processo ormai concluso ha un effetto quasi trascurabile a meno che il gelcoat vecchio non permetta la raccolta dell'acqua in microbollicine all'interfaccia con l'epossidica e se non ci siano tracce di antivegetativa non ben rimossa. Ma dovrebbe essere difficile che faccia garndi danni. Considera che queste eventuali microbollicine non hanno più modo di crescere e quindi di sollevare/spaccare l'epossidica, perchè l'impermiabilizzazione impedisce l'ingresso di altra acqua. Quella rimasta purtroppo resta, ma in genere non causa ulteriori danni e, sia pure lentamente, tenderà ad uscire dall'altro lato. Questa probabilmente dovrebbe essere la tua situazione.
