Citazione:albert ha scritto:
Mi sembra che si mescolino due cose che sono diverse, anche se siamo abituati a 'digerirle' insieme.
Una cosa è il sistema di stazza, Irc/Orc/Ior/Rorc etc. etc. che dà le potenzialità di una barca.....un'altra è il sistema di compenso, time on time, time on distance, fisso, col vento implicito etc. etc. con cui si tenta di stilare una classifica tra dei concorrenti che stanno correndo non contemporaneamente su di un percorso (cosa meno evidente su un bastone, ma molto evidente in una costiera od una lunga).
Se posso al limite sopportare
che le potenzialità vengano misurate su dei fattori non proprio oggettivi quali la forma dello scafo e delle appendici, o la 'vocazione croceristica', invece che il dislocamento, la superficie velica, la lunghezza, mal sopporto che mi si dica che sto regatando con uno che corre in un'altra parte del mare dove prende i salti di vento o i rinforzi o le bonacce che io non ho preso, o gira le boe in solitario mentre io mi incasino nella flotta.
Poi ci si meraviglia che la vela d'altura sia uno sport (?) inguardabile.....vorrei vedere se nella formula 1, che già coi pit stop è incasinata, venisse valutata l'aerodinamica della vettura, l'efficienza del propulsore ed in base a quelle venissero dati gli abbuoni sui giri da percorrere.....scommetto che arriverebbe l'amico di lupo con l'alfa 75 a vincere il GP di Montecarlo....
Provocatorio: mi sono sempre chiesto perchè i vpp, ed in particolare quello dell'Orc, spacchi il capello in 4 quando si tratta di valutare la forma dello scafo, delle appendici, e di tutti gli ammennicoli.....ma delle vele considera solo la superficie, non la forma.....perchè ? come il progettista dello scafo può disegnare un 'tacco' che va appena un po' più di quello che il vpp prevede.....anch'io vorrei avere la possibilità di 'ottimizzare' la forma (leggi: fare delle vele di m...a) e vincere poi le regate a tavolino...

Ciao
P.S. Scusatemi.....sono rientrato tardi stanotte....

Eh eh si finisce sempre OT quando si confrontano le barche…e si casca sui compensi !
Dico la mia : per quanto riguarda il punto 1) preferisco vedere il “bicchiere mezzo pieno”, anzi pieno per tre quarti : correndo col compenso ci sono statisticamente meno “ingiustizie” che correndo senza (libera), nel qual caso vincerebbero sempre gli stessi, cioè le barche più veloci della classe (salvo cappellate mostruose). Sono rimasto sorpreso da quanto piccoli fossero i distacchi in tempo compensato tra le barche migliori della stessa classe nelle recenti regate IRC a cui ho partecipato, e quanto le posizioni in tempo compensato fossero soggette a continui cambiamenti da una regata all’altra. Questo per me vuol dire che il sistema non funziona poi così male, anche se non è (né potrà mai essere) perfetto.
Sul discorso delle vele io penso non sia ragionevole pensare di “compensare” anche queste per vari motivi (per esempio, l’estrema complessità – e forse l’inaffidabilità - dei modelli aerodinamici che dovrebbero essere in grado di predirre minime differenze tra le forme e i materiali delle vele) e -d’altra parte- anche i più sfegatati assertori delle competizioni “ad armi uguali” (= monotipia) accettano senza scandalizzarsi che uno corra con le North, l’altro con le Onesails, l’altro ancora con le BluePhoenix…

con conseguenti diversi progetti/forme/materiali...