Caro Rob
l'argomento è enciclopedico ed io non ho letto che qualche pagina di questa affascinante materia
Provo comunque a dire la mia:
la traina ti consente di pescare (almeno tentare) mentre navighi, sia a vela che a motore. Anzi la velocità media di una barca a vela (dai 4 ai 7 nodi) in genere è ottimale per quasi tutte le potenziali prede (tunnidi, ricciole, lampughe, spada, spigole sottocosta, sgombridi etc..) . Ti consiglio vivamente di armarti di pazienza e leggere gli articoli (molto ben fatti) dedicati nella home page.
Aggiungo qualcosa tratta dalla mia modesta esperienza.
Il fattore C...lo è determinante
Con quello, becchi il pesce suicida che viene ad impiccarsi a qualunque cosa gli metti sotto il naso. Altrimenti, come è ovvio, se ti attrezzi bene le tue possibilità (ed i costi
) aumentano esponenzialmente. Per esempio il mulinello, a tamburo rotante, per me è fondamentale che abbia la frizione a leva, questo ti consente una taratura precisa in funzione del carico di rottura della lenza, che viene costantemente mantenuta nell'utilizzo. Invece la frizione a stella (più economica) richiede una notevole esperienza e sensibilità (io che non ce le ho sapessi quante volte ho spaccato la lenza e perso l'artificiale !) . Per farti un esempio concreto da Decathlon ho comprato canna e mulinello a stella con 50 euri ed ho preso parecchi pescetti (sotto il chilo). Ma non sono mai riuscito ad avvicinare alla barca delle prede più importanti (rotta la lenza quasi subito). Poi ho comprato un mulinello a leva (shimano tld da 15 libbre - sui 120 euri solo il mulinello) e sono riuscito almeno a vedere la sagoma del pescione sotto la barca ( poi si è spezzato il nodo sull'esca, ma questa è un'altra storia).
Capitolo esche: un universo ! Però secondo me ci si può semplificare un pò la vita. Se usi i rapala o simili (quelli con la paletta sul muso), sono autoaffondanti (sul sito rapala trovi la tabella con la velocità ideale per ogni modello e dimensione di esca e relativa profondità di azione). La loro forma è tale che alla loro velocità ottimale si muovono sottacqua con un movimento naturale di pesce ferito. Comunque non mi fisserei sul problema dell'affondamento. I pesci pelagici si muovono molto e se vedono movimento, vengono su a vedere. In sostanza il pelo dell'acqua rappresenta un muro oltre il quale le prede non possono scappare, ed è lì che i predatori le cercano. Semmai c'è il problema che trainando a galla rischi di pescare un bel ... gabbiano
(citofonare a Bistag).
Ancora, se usi un rapala autoaffondante fai attenzione a quanta lenza fili, perchè oltre un dato limite la forza affondante viene bilanciata dalla spinta al galleggiamento della lenza e l'esca inesorabilmente aggalla, saltellando scompostamente e troncando ogni speranza di acchiappo. Di forme e colori ce ne sono a migliaia ed ovviamente io e mia moglie abbiamo il nostro preferito, ma col cavolo che te lo dico, specialmente poi visto che te ne vai a gironzolare intorno all'Elba
Altre esche valide sono i vari polipetti finti, con la testa ovale oppure concava, con o senza fori (quelli forati creano molta turbolenza che attira i predatori dal fondo, almeno dicono
).
Poi ci sarebbe da parlare delle stagioni, della temperatura dell'acqua, visibilità, correnti e un'infinità di altri fattori di cui ignoro persino l'esistenza