05-09-2010, 10:52
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-09-2010, 11:05 da Guest.)
Ciao! Prima che andiamo tutti in confusione ... Cos'hai in mente?
Percentuale? Vuoi 'ingrandirla'? Allargarla, allungarla o entrambe le cose?
Ovviamente per una barca a vela le cose sono piu complicate. Per un motoscafo molto meno.
Qui abbiamo espresso più volte il dubbio sul 'pantografare' delle linee d'acqua.
Tipo prendere le misure di uno scafo di Coppa America e di farlo in scala 2:1 oppure costruire un 'laserone' di 72 piedi...
Comunque vanno ricalcolati pesi e centri di spinta. Non di molto.. ma un pò si!
E corretti... per esempio, posizionando accuratamente in chiglia in senso sia longitudinale che trasversale panetti di piombo.
Se restiamo in ambito di piccole variazioni, si può fare, ma dacci qualche idea in piu... esistono delle 'interpolazioni' fattibili.
Io ho più volte alzato il bordo libero di barche varie. Nel senso che le ho segate orizzontalmente in due come un 'panino' all'altezza della falchetta, separata la coperta e ho alzato i bordi dello scafo.
E ho anche segato tre barche nel senso longitudinale .. allungandole di un metro circa.
Ma con mOOOlta prudenza e susseguente 'ricentratura' dei pesi.
Il problema é che qualsiasi variazione deve essere fatta in maniera simmetrica rispetto al punto 'ideale' che unisce centro velico e centro di deriva.
La chiglia e la mastra dell'albero NON la sposti.
Modificare il cosiddetto 'piano di deriva' (composto dalla parte immersa dello scafo+deriva+timone) comporta potenziali pericoli di instabilità di rotta. Deve mantenere un suo equilbrio.
Altrimenti in acqua ti ritrovi un animale imbizzarrito.
Percentuale? Vuoi 'ingrandirla'? Allargarla, allungarla o entrambe le cose?
Ovviamente per una barca a vela le cose sono piu complicate. Per un motoscafo molto meno.
Qui abbiamo espresso più volte il dubbio sul 'pantografare' delle linee d'acqua.
Tipo prendere le misure di uno scafo di Coppa America e di farlo in scala 2:1 oppure costruire un 'laserone' di 72 piedi...
Comunque vanno ricalcolati pesi e centri di spinta. Non di molto.. ma un pò si!
E corretti... per esempio, posizionando accuratamente in chiglia in senso sia longitudinale che trasversale panetti di piombo.
Se restiamo in ambito di piccole variazioni, si può fare, ma dacci qualche idea in piu... esistono delle 'interpolazioni' fattibili.
Io ho più volte alzato il bordo libero di barche varie. Nel senso che le ho segate orizzontalmente in due come un 'panino' all'altezza della falchetta, separata la coperta e ho alzato i bordi dello scafo.
E ho anche segato tre barche nel senso longitudinale .. allungandole di un metro circa.
Ma con mOOOlta prudenza e susseguente 'ricentratura' dei pesi.
Il problema é che qualsiasi variazione deve essere fatta in maniera simmetrica rispetto al punto 'ideale' che unisce centro velico e centro di deriva.
La chiglia e la mastra dell'albero NON la sposti.
Modificare il cosiddetto 'piano di deriva' (composto dalla parte immersa dello scafo+deriva+timone) comporta potenziali pericoli di instabilità di rotta. Deve mantenere un suo equilbrio.
Altrimenti in acqua ti ritrovi un animale imbizzarrito.
