Credo che le incomprensioni nascano da una difficoltà nell'esporre l'argomento in maniera pratica, vorrei provarci in questi termini.
Supponiamo che si abbia uno strumento che abbia anche le polari della barca (esiste già) e che sia in grado di mostrare i due valori in maniera distinta e separata, ossia la VMG (riferita sulla direzione di provenienza del vento) e la VMC o VMG on track (riferita alla massima velocità ottenibile nella direzione del waypoint da raggiungere).
Lo strumento dovrà fornire indicazioni per mantenere la massima VMC in tutte le condizioni di vento rivelato ed immaginare come potrebbe lavorare.
Se il vento proviene esattamente sulla direzione barca-wp è abbastanza facile e possiamo ragionare nella classica maniera che facciamo con la VMG. Si potrebbe dire che se non esistessero i tempi morti di una virata (con i conseguenti rallentamenti) e la corrente marina, la rotta più rapida teoricamente sarebbe una serie infinita di virate molto strette a cavallo della congiungente barca wp mantenendo la Vtarget sempre.
Se diversamente il vento proviene da una direzione differente i calcoli diventano più complessi e la polare della barca ha una grossa influenza nell'output dello strumento.
Quì mi fermo perchè poi si entra veramente nela campo della teoria pura e fare ipotesi di vento costante su 60 miglia di lossodromica porta fuori strada.
Mi sa che alla fine non mi sono capito nemmeno io
