Stefano Di, scusa, ma non sarebbe meglio aprire un blog? Sara' anche segno di superficialità, ma sui forum si scrive corto e conciso.
Tornando al tema, dove lavoro costruiamo navi mercantili, anche di duecento metri, quasi tutte con solo UN motore principale, gli ausiliari servono solo per i generatori.
Nel mio lavoro apprezzo molto la ridondanza, e la uso spesso, ma solo li dove 'il gioco vale la candela'. Ma hai pensato al 'punto di rottura' più debole di ogni sistema? Hai anche un ricambio per te stesso sulla barca?
Dall'altra parte, nella tua analisi non hai tenuto conto del famoso sig. Murphy e la sua legge.
La mia barca ha un 'motorino' diesel da 6 cavalli, veramente 'ausiliario'. Con l'armatore precedente ha fatto tutto l'Adriatico. Ma i concetti di sicurezza cambiano, oggi si mettono motori che baserebbero quasi come propulsione principale per un motoscafo, domani si metteranno due...
Se vuoi costruirti una barca simile, forse si può pensare alla propulsione diesel-elettrica: due propulsori elettrici, due o tre generatori diesel, sistema di controllo ridondante. L'ho visto fare, ma per navi un po più grandi

della mia

, che lavorano 365 giorni all'ano, e non devono fermarsi.