Citazione:pollicio ha scritto:
Ciao a tutti. La spugna è di poliestere; da questa spugna si ricava il pile mediante un processo composito di garzatura e cimatura. Per quanto riguarda il colore nelle fibre tessili funziona in maniera differente che nella plastica. Se vuoi il bianco non lo devi ottenere tramite tintura a meno che tu non voglia un bianco ottico che però è poco solido alla luce solare. Probabilmente ti conviene prendere la spugna di poliestere greggia se riesci trovarla (dubito), che però non è bianco candido ma bianco giallino e tende ad ingiallire sempre di più con l'esposizione alla luce ed aria.
Ma scusate se mi permetto una domanda che [u]visto il mio lavoro è palesemente faziosa:[u] comprarli già fatti costano così tanto in confronto ai benefici che si traggono?
Secondo me potete:
1) scegliere dei copriparabordi in 100% spugna di poliestere con tessuto il più pesante possibile ma con il pelo (nel caso della spugna sono dei mini anellini che si chiamano 'campanelle') più corto possibile.
2) lavarli spesso a freddo con prodotti neutri e nessun tipo di ammorbidente. Se la spugna è fatta con il filato giusto sarà già sufficientemente morbida di suo
3) salvaguardare le murate delle barche anche se il colore non è sempre nuovo bello e pimpante. Se la spugna è valida durerà assai di più del colore proteggendo sempre in maniera egregia il gelcot
Scusa Pollicio, dici:'Se vuoi il bianco non lo devi ottenere tramite tintura...' cosa significa? La plastica normalmente si colora in massa e non per tintura come i tessuti naturali. Il poliestere in particolare non dovrebbe fare eccezione. Immagino che il pile che vestiamo sia colorato in massa (colore aggiunto prima dell'estrusione), giusto? Per quanto riguarda la mia esperienza con i parabordi d'acquisto è pessima. Anche i più costosi durano pochissimo.