Navigazione invernale
Scorcio di inverno valenciano
L’aria e’frizzantina sulla scaletta dell’aeromobile Ryanair. Mi ricorda quella pugliese. L’auto scorre fluida fino all’ingresso del porto dove sventolano due belle bandiere spagnole su due alberi neri, si direbbero appoppati, su uno scafo che poi e’la spiaggia. Okipik e’in ordine. Accendo il motore, facendolo girare per 15 minuti. Spengo e ripeto, questa volta con la generatrice. Controllo le luci , apro le prese a mare dei bagni, controllo il funzionamento del sistema « Fabiseb » (compiacendomi) e apro’tutti gli scuri sotto gli oblo’. Il quadrato si illumina. Il termometro segna 16 gradi all’interno, mi affretto ad accendere il riscaldamento. Bene, facciamo un salto al Mercat del Cabanal. E’un tripudio di frutta fresca e saporita. Verdure bellissime, pesce fresco, pesce secco e sott’olio. Facciamo incartare un filetto di tonno secco, tagliato a fettine sottili, della ventresca di tonno sott’olio, mandorle salate, pinoli, olive varie, una salsa di filetto di tonno pomodoro fresco, peperoni verdi e pinoli, cotta leggermente. Poi vari tipi di formaggio, fra i quali spicca un pecorino al rosmarino. E l’immancabile jamon serrano. Per dessert una sorta di torta sbrisolona, la eschilada o qualcosa di simile. Prezzo onestissimo, siamo al mercato no ?
Le nostre amiche sono arrivate, rispettando le consegne : bagaglio soffice e leggero, scarpe a suola bianca. Dopo le istruzioni di rito molliamo gli ormeggi. Mare calmo come olio. E’arrivato il momento di tirar fuori il code zero su frullone. Su la drizza, scotte a posto sui winch. Molte barche godono il sole tiepido ma sono ferme o quasi. Vento reale 4 kn da SW. Frrrrrrulllll….bam. 150 mt di tela a prua che fanno compagnia a 75 mq di randa. Eppur si muove 3.5, poi 5, 6, 6,7 kn, lo scafo leggermente sbandato, passiamo fra le barche che ci precedono lasciando poca scia. Il tricolore cisalpino sventola teso. Chissa’perche, ’quando uso il code zero ho l’impressione di barare, lo scafo procede piu’veloce che a motore, gli sguardi cercano lo scarico della marmitta che tace…risaliamo la costa, non c’e’nessuno sugli spiaggioni. Pian piano ci allontaniamo, il vento sale leggermente, l’apparente e’arrivato a 11-12 filiamo a oltre 8 kn. Questo si che e’un inverno ! Propongo di allungarci sino a Ibiza, le amiche sognano gia’il ballo sui tavoli, lo sguardo verso il cielo di mia moglie ed una benevola alzata di sopracciglia mi riporta alla realta’. Mi manda a prua a rollare con un pizzico di sufficienza, vai vai sembra sussurrare e chiama la vira. Altro bordo magnifico, facciamo a turno per tenere la ruota. Abbiamo veleggiato per circa 3 ore, ma non ci siamo accorti che il tempo e’volato insieme alle nostre vele gonfie. L’elica di prua ci ha abbandonato, procediamo alla manovra con il vento di traversia favorevole con un lungo abbrivio in retro. In meno di 10’siamo pronti in pozzetto, senza « tenda », stappiamo qualche cervezita e comicia il rituale dei piatti di tonno, olive, salsa al tonno e formaggi. Facciamo finta di aver pranzato con cibi leggerissimi e accompagnamo il caffe’bollente con un boccone di sbrisolona. E tutti in coro : come e’bella la navigazione di inverno ! Il sole ha cominciato da un pezzo la sua parabola ad ovest, tutto brilla di rosso.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 29-11-2010 01:39 da mantonel.)
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