Citazione:sailor13 ha scritto:
Italo, oltre ad essere resistente all' abrasione, il Dyneema è maledettamente scivoloso. Questo obbliga ad usare una calza in poliestere, che può essere tolta sia per diminuire il peso della manovra, che per problemi di abrasione.
Non bisogna dimenticare però che per quanto sia resistente all' abrasione, si taglia comunque con un coltello (anche se con difficoltà). Inoltre non è vero che non soffre gli UV, tutte le fibre tessili, più o meno, soffrono l'esposizione ai raggi UV.
Per finire, il dyneema fonde a circa 150°, ma può degradarsi per esposizioni prolungate a temperature anche molto inferiori (ad esempio drizze dentro un albero in carbonio possono arrivare anche a 60-70°).
Infatti.
Ma anche una cima con calza nera o blu penso che esposta al sole in pieno luglio possa arrivare a temperature non trascurabili.
Anche la coperta arriva a scottar, a volte ti scotti veramente i piedi se non sciacqui e magari le cime se ne stanno appoggiate sopra.
E' molto interessante quello che tu ci stai facendo notare, meriterebbe un approfondimento. Sarebbe interessante sapere a 60/70° quanto cambia il CR e se con esso camnia anche in modulo elastico.