15-01-2011, 05:34
allora,
bisogna fare distinguo. Esiste l'ocoteak e il sintetico. Il primo è assolutamente da evitare in quanto viene ottenuto da alberi giovani e viene fatto invecchiare con procedimenti chimici (bagno d'acido); la conseguenza è l'assestamento dopo la posa con i risultati che potete ben immaginare. In oltre il colore, dopo un, po tende la giallo -arancio (è una conseguenza del trattamento delle fibre di cellulosa con l'acido solforico). Sono stato costretto a prestare sovraintendenza ai lavori di coperta di un Solaris e la barca è stata certamente deturpata da questa posa.
Il teak sintetico è una fibra polimerica simile a quella impiegata sugli Amel; nella cantieristica di prestigio non un materiale contemplato (meditate gente, meditate). Sapete cosa costa il teak al m3? Sapete che differenza di prezzo c'è tra un teak stagionato e uno giovane? Il 70% della cifra richiesta per rifare una coperta è mano d'opera... l'artista va pagato lo sporcaccione no!
bisogna fare distinguo. Esiste l'ocoteak e il sintetico. Il primo è assolutamente da evitare in quanto viene ottenuto da alberi giovani e viene fatto invecchiare con procedimenti chimici (bagno d'acido); la conseguenza è l'assestamento dopo la posa con i risultati che potete ben immaginare. In oltre il colore, dopo un, po tende la giallo -arancio (è una conseguenza del trattamento delle fibre di cellulosa con l'acido solforico). Sono stato costretto a prestare sovraintendenza ai lavori di coperta di un Solaris e la barca è stata certamente deturpata da questa posa.
Il teak sintetico è una fibra polimerica simile a quella impiegata sugli Amel; nella cantieristica di prestigio non un materiale contemplato (meditate gente, meditate). Sapete cosa costa il teak al m3? Sapete che differenza di prezzo c'è tra un teak stagionato e uno giovane? Il 70% della cifra richiesta per rifare una coperta è mano d'opera... l'artista va pagato lo sporcaccione no!
