Citazione:Dema ha scritto:
Ciao ho letto solo parte delle risposte. Ti dico come ho agito io.
Sono istruttore di vela sul lago di como, navigo sui meteor. Le vele di prua sono ingarrocciate.
Navigo sempre cdon allievi con esperienza di vela molto ridotta(prima uscita in barca- dodicesima).
Primo temporale oltre i 30 nodi: navigavo di bolina con 2 mani alla randa e fiocco, improvvisamente il vento è aumentato stendendo la barca, acqua nel pozzetto, ho ammainato il fiocco che esceso praticamente da solo, ho solo dovuto recuperarlo un po' per non trascinarlo in acqua. In questo modo riuscivo a virare ma avanzavo pochissimo quando il vento calava ritiravo su il fiocco ed avanzavo. Avrei anche potuto issare la tormentina ma non volevo andare per troppo tempo a prua.
In 2 occasioni ho dovuto navigare con 25-30 nodi in poppa: ho navigato con solo fiocco facendo timonare gli allievi, quando sbagliavano il fiocco andava a collo ma non c'erano rischi.
Per prendere i terzaroli basta orzare poco, basta un lasco e con venti noemali,20 nodi, riesci a ridurre la randa.
Non andrei di sola randa perchè se non esperto rischi di strambare involontariamente non avendo il fiocco che 'ti avvisa'.
Se navighi da solo con 25-30 nodi di vento da terra o sul lago, se non ci sono altre barche e devi andare a prua puoi lascare la randa e lasciare il timone la barca si mette al traverso lavori a prua, dopo aver avvolto o ammainato il fiocco e poi finito il lavoro a prua puoiriprendere la navigazione. In questo modo io ho cambiato vela di prua in completa autonomia. E' vero, si dice di non abbandonare mai il timone ma se sei solo o con equipaggio non esperto è una soluzione. Devi ovviamente essere lontano da eventuali pericoli.
le esperienze di lago o golfo sono diverse, senza le onde...
25-30 nodi di tramontana da noi alzano 2-3 metri d'onda: impossible lasciare la barra
25 nodi a torbole, ci ragatano gli optimist: ci vuole forza e pelo sullo stomaco, ma senza le onde è tutto più fattibile.