
Ottimizzazione dei certificati...
Scusa, mi pare evindente la confusione che si e' creata su questo argomento.
Il certificato CERTIFICA uno stato di fatto di una determinata barca.
Non ottimizzi il certificato bensì la barca. Ma sta smania di migliorare il certificato io non la capisco. Limiamo il bulbo?? Taglimo l'albero? Su un sun fast 37 cosa vuoi modificare scusa??
Parlo in generale, non del tuo caso specifico che hai fatto bene asollvare. E' una realta' distorta che si e' venuta a creare. Una leggenda metropolitana sull'ottimizzazione complici stazzatori e cantieri compiacenti.
Torno al punto 1) . Leggo spesso che le regolazioni del rig sono viste come singole azioni da effettuare al fine di un miglioramento/peggioramento delle singole prestazioni.
Ma credete davvero che sia tutto così 'manualistico', che la regolazione di una barca sia un asitoto privo di componenti aleatorie?
Cazzo 2 cm. lo strallo...faccio piu' angolo.
Mollo la sartia sottovento e la barca corre di piu'.
Ma ci credete davvero? O credete piuttosto che sia l'ensamble delle regolazioni che porta ad un miglioramento generale? Regolazioni fatte con pazienza estenuante, con metodica precisione, con ore e ore di tabella alla mano e controlli delle VT, degli angoli, in condizioni di mare e vento sempre differenti (perche' non esiste mai una giornata uguale all'altra).
Non guardiamo le regolazioni come azioni isolate ma guardiamo ogni regolazione come un cambiamento che implica altre regolazioni intrecciate tra di loro in una inestricabile conseguenza di rendimenti.
Quindi, quel paio di ore che avrai il rigger a bordo per me serviranno a poco.
Piuttosto trova un bravo velaio e portatelo in barca un paio di regate.
Ma soprattutto esci in barca ore e ore.. fatti le tabelline... e modifica, ruota, molla, cazza, gira, briga, mena... e scrivi tutto. E quando penserai di aver capito tutto... non avrai capito nulla e le tabelline diranno tutto e il contrario di tutto ma conoscerai un po' meglio la tua barca e le reazioni che gli imprimi toccandola.