Guido C
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Grand Soleil: la storia...
Perchè il Pardo è fallito? perchè è cresciuto in un momento di soldi facili e ci si è accorti che si poteva guadagnare bene anche lavorando male. Con mia moglie ho acquistato il primo (nome di un vino ligure) dell'adriatico. Ha fatto osmosi in un anno,faceva acqua dai perni della chiglia e il costruttore mi ha mandato un pennello ed un vaso di resina. Mi è stato consegnato con un motore a benzina che aveva l'olio nero, il color verde esterno del motore, sbrecciato, e che non partiva perchè gli elettrodi delle candele si toccavano. Non ho mai avuto la licenza di navigazione perchè era immatricolato come barca da pesca.Ho sempre ritenuto che il motore fosse usato. Quando mia moglie si è innamorata del GS343,barca che ancora abbiamo e che per nessuna cifra saremmo disposti a cedere,abbiamo pensato di fare un salto in cantiere per vedere come era fatta,vista la precedente esperienza ed il costo che per un comune povero mortale seppur docente universitario non era per nulla indifferente ma come scritto in un precedente post,siamo stati messi alla porta probabilmente come lesa maestà, ci siamo rimasti male e la barca invece di acqustarla in cantiere,l'abbiamo presa per interposta persona,anche per questione di amor proprio. Sottolineo che prima di passare a Crespellano dove in quei tempi si trovava il cantiere,previo appuntamento, dovevamo passare anche alla Comar a Forlì ma non abbiamo trovato nessuno ad accoglierci. Non mi sono mai ritenuto un benefattore dei cantieri: ho solo pensato che io ti do i soldi e tu mi dai la barca e non penso che una barca si costruisca in poche ore. A mio parere il Pardo si è reso conto che si poteva fare i soldi anche lavorando meno bene. Ha tenuto alto la sua immagine avvalendosi di primari architetti,ha tenuto alto anche i prezzi perchè il prezzo alto fa qualità,ma ha tirato troppo la fune quando la qualità non era più adeguata al prezzo. Poi sono sopravvenute a ritmo ricorrente le crisi economiche ed il cantiere probabilmente non è stato capace di contenere i costi, e sono sopravvenute le false economie.Faccio solo un esempio: Le coperte in tek sono molto costose e sono diventate sempre più sottili e rifarle costa cifre terrificanti.Con gli spessori attualmente adottati una coperta dura dieci anni.Quanto ha risparmiato il cantiere applicando due millimetri di tek in meno ma quanto costa di più in termini di manutenzione all'utente anticipare di qualche anno il rifacimento della coperta? Non parliamo poi del più totale diniego a qualunque pur minima richiesta (ad esempio un pulpito di prua aperto)sempre im omaggio alla costruzione di serie, creando in questo modo spazio ai cantieri francesi o tedeschi che la vera costruzione in serie la facevano davvero a ben altri costi. Penso che il Pardo si sia scavato la fossa con le sue mani,giorno per giorno,come un frate trappista. Quanto ho scritto certamente non evidenzia le barche riuscite meglio o peggio,ma sottolinea una filosofia di lavoro che ha portato l'azienda al tracollo.
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10-02-2011 06:13 |
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