Anni fa, i matematici scoprirono che la condizione di Kutta può essere soddisfatta aggiungendo un'altro tipo di flusso al normale vento di velocità, chiamato circolatorio.
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Osservando la figura, si può notare che nel lato superiore i due flussi si sommano, mentre sul lato inferiore si contrastano, e tradotto in pressioni: bassa sottovento, alta sopravvento, che è la ricetta della portanza.
La circolazione da sola non può originare portanza, come non può farlo il flusso lineare da solo; e qui ci si scontra con la teoria che ha confuso le idee per tanti anni a coloro che vanno a vela.
Quante volte abbiamo sentito: l'aria che passa sulla superficie curva superiore deve percorrere una distanza maggiore dell'aria che passa sotto la superficie piana inferiore, e siccome deve fare più strada, deve andare più veloce per raggiungere il bordo d'uscita allo stesso momento della molecola sua gemella? Infatti mi sono sempre chiesto, da ignorante, come potesse volare un aereo al rovescio senza schiantarsi al suolo.
La circolazione è, comunque, solo un modello matematico, ma il flusso circolatorio è stato dimostrato esistere. Vedere, come S.Tommaso, è credere, ed Arvel Gentry si è preso la briga di dimostrarlo in una vasca da bagno, cospargendo la superficie dell'acqua con talco e polvere di pepe per osservare meglio cosa accade al flusso spostando a mano, da dx a sx,una piccola lamiera curvata a forma di vela.
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Tutti questi fenomeni osservati nell'acqua, avvengono nello stesso modo nell'aria. Per chi è scettico si pensi alla palla da baseball, al pallone nel calcio, alla palla da tennis (top spin, back spin), allo slice nel golf ecc.
A voi i commenti
ciao
PS Tratto da: L'arte e la scienza delle vele di Tom Whidden e Michael Levitt.